UN GIGANTE NELLA STORIA

Mentre il giornale, già chiuso redazionalmente da mercoledì 30,  va in rete tutto lascia pensare che siamo all'epilogo della vicenda umana di Papa Wojtyla.
Per chi ritiene che noi non siamo soltanto un impasto sia pur sofisticato di atomi e molecole, tenuto insieme da flussi di elettroni, per chi ritiene che non siamo solo materia, per chi ritiene che non abbiamo in testa una sorta di supercomputer ma qualcosa d'altro, per chi ritiene dunque che non siamo una macchina, sia pure particolare, biochimica, per chi non ritiene dunque che noi saremmo null'altro che uno dei tanti mondi tra l'immensamente grande e lo straordinariamente piccolo, né più né meno come una nebulosa o un meteorite, per chi dunque pensa che oltre la vita c'é Qualcosa che la vita ha dato, per tutti questi Papa Wojtyla sta andando verso la meta.
E' grande anche per gli altri, quelli per i quali spegnendosi l'afflato vitale, chiudendosi gli occhi, fermandosi il cuore, esalando, come si suol dire ma come é in realtà, l'ultimo respiro, da questa vita si piomba nel nulla. Un nulla che fa paura perché, così fosse, da essere pensante, capace di grandi slanci come di grandi brutture, comunque signore di sé in virtù di un creduto libera arbitrio, si dovrebbe passare ad altra, terribilmente deludente, immagine, quella appunta di un supercomputer, inutile granellino di sabbia nel contesto dell'universo.
Grande nella storia.
Tanto grande da rendere piccola, anzi minuscola, l'Accademia delle Scienze di Svezia per avergli preferito per il Nobel della Pace - siamo al nord e nello spirito della Riforma - prima una diligente pur, in questa diligenza, meritevole iraniana e poi una diligente africana.
La Chiesa lo farà santo. I fedeli però lo hanno già beatificato.
I laici, con il loro rispetto, lo hanno inserito fra i grandi della storia, Lui, persino citato, riteniamo novità assoluta, nelle moschee.
Non troviamo, scorrendo la storia del XX° secolo, persona più grande di Lui. Nel male due giganteschi mostri, Hitler e Stalin. Nel bene, di gran lunga Lui.
Combattiamo solidalmente la battaglia, l'ultima, che sta conducendo probabilmente nel nome di San Stanislao, da polacco, e della Madonna, da fedelissimo di Maria.
E ci fermiamo, perché le migliori nostre parole sono distanti anni luce da quelle che Lui e il suo Pontificato meriterebbero.
Ci chiediamo solo di quanto Spirito Santo abbia bisogno il Conclave, e in esso i 117 Cardinali elettori sui 183 totali (più quello misterioso "in pectore") per trovare il giusto successore sul Soglio di San Pietro dopo la straordinarietà di Papa Wojtyla .
Sarà un africano?
(Alberto Frizziero)