CAPPELLA DI S. MARIA (AROSIO-CIMARONCO) |
![]() Ripida, tutta tornanti, fra gli alberi sale la strada da Gravesano ad Arosio, verso lalto Malcantone: improvvisamente, quasi isolata fra il verde, appare, sul ciglio della strada, la chiesa di santa Maria nella frazione di Cimaronco. Attorno soltanto il silenzio. Una tavola di marmo sul muro dingresso delloratorio porta una data e una scritta: 1649. Lodierna aula, rivolta a nord, è il risultato di tre fasi di costruzione. Della prima, risalente al XV secolo, si sono conservati il coro rettangolare ed una cappellina; fra il 1560 e il 1563 la cappellina venne incorporata in un portico aperto; nel 1649, come dalliscrizione allentrata, si prolungò laula verso sud e si aggiunse il protiro dordine toscano. Sulla facciata sta laffresco della Madonna, con ai lati i santi Michele e Sebastiano. Navata unica con soffitto a capriate: nel coro vi è un altare seicentesco in stucco e sulla volta a crociera stanno dipinti a fresco gli Evangelisti, i Padri della Chiesa, Cristo docente e lAssunta (500), mentre sulla parete frontale è effigiata una Crocifissione barocca. Verso il 1780 al centro della navata venne inserita la cupola, che sovrasta laltare maggiore e presenta affreschi dellarosiese Bartolomeo Rusca: la «Gloria celeste» e il mistero dell«Incarnazione». Pittura pregevole e devota, che riporta con tocco sublime la tematica della «Pietà», è laffresco dell«Addolorata». La devozione popolare alla Madonna di Cimaronico è antica e vivissima e ne fanno testimonianza, oltre ai vari interventi delle successive fasi di costruzione, le numerose tavole votive, che esprimono gratitudine e speranza. Da ricordare il pellegrinaggio implorante la pioggia del lontano 15 agosto 1928. Lo guidò il vescovo Aurelio Bacciarini e vi parteciparono le parrocchie della regione: Gravesano, Lamone, Torricella, Mugena, Arosio. Una vera folla. La sera dello stesso giorno la pioggia scendeva generosa e benefica. |