Il
santuario della Madonna della Vittoria di Wigratzbad, nella
Baviera sud-occidentale, sorto in pieno regime nazista, costituisce un centro
importante di pietà popolare, poiché vi si praticano forme
"tradizionali" di devozione unite ad un'architettura modernissima.
Il
nucleo centrale è rappresentato da una cappella esagonale più alta, a forma di
tenda, che ne domina altre dodici in un "gioco" di agganci e incastri
di incantevole effetto artistico. In origine era una modesta grotta di Lourdes;
ma dopo che una misteriosa voce: "Costruitemi qui una cappella.
Qui", rivolta, il 23 febbraio 1938, ad una contadina, Cäcilia
Geyer, fu diffusa in tutta la regione, la grotta si trasformò in cappella, che
divenne ben presto insufficiente ad accogliere le folle di pellegrini,
soprattutto
nei giorni di giovedì e domenica e nella veglia di preghiera la notte tra il
sabato e la domenica. L'edificio attuale, che può accogliere oltre 1200
persone, fu consacrato dal vescovo di Augusta, mons. Josef Stimpfle, il 29
maggio 1976. La statua della Madonna della Vittoria, scolpita a
grandezza naturale dall'alto-atesino Franz Albertani, è molto simile a quella
di Lourdes, ma sul capo ha una preziosa corona e ai suoi piedi un globo
terrestre con strisce di nubi che ne oscurano l'orizzonte al Polo Nord e
all'Equatore. I raggi dorati che la circondano tutta vogliono esprimere in
maniera molto evidente la vittoria della Vergine sul peccato.
Funzioni di preghiere e di riparazione si svolgono al
santuario: ogni giovedì alle ore 20 con una santa Messa, seguita
dall'adorazione eucaristica fino alle 24; ogni primo e terzo sabato del mese
con l'adorazione che dalle ore 20 si prolunga per tutta la notte, fino alle ore
7 del mattino successivo; nei mesi da maggio a ottobre, ogni primo sabato,
dopo la Messa serale ha luogo una processione con le fiaccole. Il
santuario di Wigratzbad può essere definito "un faro nella notte"
che invita alla preghiera riparatrice.