NOSTRA SIGNORA DEI  RE Siviglia

 E’ la patrona di questa città, che in Spagna conserva le tradizioni di culto mariano più caratteristiche e appassionate. 

L'immensa cattedrale di Siviglia, il cui interno è diviso in 5 navate, appare una città di Maria, poiché ben 25 Madonne sono venerate nelle 27 cappelle. Ma Nostra Signora dei Re  è il gioiello maggiore, dove si conserva la tomba del re S. Ferdinando, conquistatore di Siviglia e fondatore dell'Andalusia. 

L'immagine della Vergine, seduta, dall'aspetto maestoso e regale, con il Bambino sopra le ginocchia, risale al secolo XIII e si ritiene di origine francese, probabilmente dono del re S. Luigi di Francia a suo cugino Ferdinando III. E' la patrona di Siviglia e della sua arcidiocesi. 

Si tratta di uno dei primi esempi di statue eseguite appositamente per essere rivestite: è infatti un manichino smontabile di legno, con rifiniti solo i volti di Maria, del Bimbo e le mani. Ma le immagini mariane venerate a Siviglia sono tante; particolarmente care sono le Addolorate che partecipano alla celebre processione del venerdì santo. 

La più cara, oggetto di amore appassionato, è Nostra Signora della Speranza, chiamata affettuosamente «la Macarena» (dal nome del quartiere dove è venerata).  Il popolo venera Nostra Signora dei Re  con una devozione particolare, come risulta dalla processione che si celebra ogni anno il 15 agosto, festa dell'Assunta. 

Nel giugno 1993 Giovanni Paolo II, pellegrino a Siviglia per il Congresso eucaristico, vide portata in processione solenne l'immagine della "Virgen de los Reyes" e  la invocò perché come "Stella dell'evangelizzazione" guidasse la grande famiglia spagnola all'incontro con suo Figlio nel mistero eucaristico.