BARCELLONA E CATALOGNA
Barcellona
• Santes Creus • Santa Maria de Poblet • Ueida •La Seu d'Urgell • Pare
Nacional d'Aigues Tortes • Bipoli •
Cardona • Vie • Girona • Figueres
• Cadaqués • Empuries • Tossa de Mar • Sitges • Vilanova i la Geltrù
• Tarragona
• Reus • Tortosa • Parc Natural del Delta de l'Ebre.
Regione dalla doppia anima, la
Catalogna ha mediato in sé lo spirito borghese mitteleuropeo con la sensibilità
mediterranea, l'efficienza produttiva con l'inclinazione alla nostalgia, il
rigore della pianificazione con la bizzaria decorativa. Porta di Spagna per i
conquistatori europei, lungo le sue coste i romani posero gli avamposti per
l'annessione dell'intera penisola e le truppe di Carlo Magno, scese dai Pirenei per
contrastare i mori, da qui iniziarono la "reconquista". La definitiva
cacciata degli arabi si deve però a Raimondo Berengario III così come
l'annessione alla Catalogna delle Baleari. Sarà il suo successore Berengario IV
a segnare definitivamente il destino catalano unendo, con il proprio
matrimonio, il suo territorio alla corona aragonese, grande antagonista della
Castiglia per l'egemonia in Spagna. Risale a questo periodo il nome della
regione "Catalogna", che compare per la prima volta in un poema pisano
del XII secolo. La sua estensione era però molto differente da quella attuale:
il confine franco-spagnolo, poco a sud di Perpignan, venne fissato solo nel
1659, fino ad allora anche il Rossiglione era parte del territorio catalano.
il clima E IL PAESAGGIO
I rilievi montuosi dei Pirenei a nord e della Cadena Costero-Catalana a sud-est occupano gran parte del territorio della regione. Il clima e il paesaggio della costa sono comunque di tipo mediterraneo; le escursioni termiche sono lievi, gli inverni brevi e le estati calde, con temperature che possono raggiungere punte di 35 °C.
la
barcellona DI PiCASSO E MiRÓ
Barcellona è il luogo ideale per seguire le tracce di due dei maggiori esponenti dell'arte del XX secolo. Pablo Picasso, nato in Andalusia, ricevette qui, all'Accademia di Belle Arti, la propria educazione, mentre Joan Miró frequentò, sempre a Barcellona, la Scuola d'Arte. Pur avendo entrambi portato a compimento la propria formazione a Parigi, rimasero sempre legati alla loro patria artistica d'origine. Mirò vi si stabilì definitivamente alla fine degli anni Trenta e qui continuò a lavorare alle sue opere, in cui lo spaesamento surrealista si tinge di cromatismi gioiosi.
la
politica E L'AMMINISTRAZIONE
II forte senso di identità della
popolazione catalana è sempre stato causa, nella storia, di violenti scontri
con il governo centrale castigliano. Le rivendicazioni autonomiste del XIX
secolo portarono nel 1934 alla proclamazione dello Stato catalano (nel
quadro federalista della Repubblica spagnola), che fu però distrutto dalla
guerra civile. Nel 1983 la Catalogna ha ottenuto lo status di
"comunità autonoma" con capitale Barcellona.
LA LINGUA
La Catalogna è una
regione bilingue in cui al castigliano si affianca il catalano, la più antica
lingua volgare di Spagna derivata dal latino. Difesa con molta fierezza come la
massima espressione dell'autonomia regionale fu messa al bando in
più periodi storici dal governo centrale. La reintroduzione, nel 1859, dei Jocs Florals (competizione poetica in catalano, che affonda le sue origini nel
medioevo) fu il primo atto che segnò la rinascita in Catalogna di un diffuso
interesse per le origini e la cultura locale e che portò a sempre più pressanti
richieste autonomistiche.
il modernismo CATALANO
Tra la fine del XIX
secolo e i primi anni del XX in Europa una nuova sensibilità interessò
soprattutto architettura e arti applicate. Alle regole stilistiche accademiche
si contrappose una riscoperta delle forme organiche, si idealizzò l'artigianato
e la volontà di controllare l'intero processo di creazione di un oggetto diede
vita a un nuovo rapporto con l'industria. 11 movimento ebbe varianti locali con
nomi diversi: Art Nouveau in Francia, Libertv in Italia, Jugendstil in Germania
e Modernismo in Catalogna, i cui maggiori esponenti furono Gaudi, Domènech i
Montaner e Puig i Cadafalch.
SURREALISMO
IN COSTA BRAVA
La Costa Brava fu
lanciata a livello internazionale come luogo di villeggiatura dalle colonie di
artisti che vi trascorrevano le estati. Qui passarono, a partire dai
primi anni
del Novecento, Picasso. Chagall, Manritte, Lorca, Buñuel. "Indigeno'' era
invece Salvador Dalí: originario di Figueres, l'istrionico artista fu uno
degli esponenti di punta del surrealismo e nelle sue opere (dalla scultura,
alla pittura, al cinema) espresse la carica dirompente e sovversiva
dell'inconscio attraverso inimagini fortemente oniriche.
LA SARDANA
È la danza tradizionale catalana, che si esegue in
cerchio come I maggior parte dei balli del bacino del Mediterraneo che derivano
dagli antichi culti solari. Il numero dei passi e dei salti che i danzatori,
tenendosi per mano, devono compiere è preciso e immodificabile, essendo il
simbolo dell'equilibrio e del ritmo che regolano l'intero cosmo.
L'ECONOMIA
L'area attorno a Barcellona contende alla capitale,
Madrid, il ruolo di principale polo produttivo della Spagna. Alla base di
questo successo sono soprattutto le piccole e medie imprese che operano nei
settori meccanico, siderurgico e tessile insieme alle cartiere e ai
cementifici. Come in epoca medievale, la costa catalana continua a essere
importante centro di scambi commerciali all'ingrosso; mentre più recenti, ma
non meno rilevanti, sono le attività connesse con l'intenso afflusso dei
turisti.
LA FLORA
Sia verso il mare,
sia verso i monti, la vegetazione è tipicamente mediterranea. Lungo la costa
comprende cipressi, agrumi, eucalipti, ulivi, viti e mandorli, mentre sui
rilievi pirenaici le essenze principali sono roveri, querce e sughere.
LA CATTEDRALE DI TARRAGONA
La prima sensazione che si prova è il disorientamento.
Dalla morbidezza circolare dell'abside, la cattedrale di Tarragona trascolora
nello slancio trattenuto e un po' irrigidito tipico del gotico mediterraneo.
Costruita tra il 1171 e il 13 31, anno della sua consacrazione, è uno dei
massimi esempi in Spagna di metamorfosi del romanico e di trionfo del gotico
mediterraneo. Già la maestosa facciata, in cima a un'ampia scalinata, ne porta
i segni: il portale centrale gemino, gotico, caratterizzato da profonde
strombature e ricco di statue (quasi tutte scolpite intorno al 1278 dal Maestro
Bartolomeu), è affiancato da semplici porte romaniche. Quanto all'interno, è
immediatamente percepibile l'impostazione romanica della pianta (basilicale a
tre navate con transetto sporgente) sulla quale si innesta uno spazio gotico,
se non altro per la severità monumentale, ma ancora massiccio nella proporzione
di archi e colonne e quasi goffo nella sua mancanza di slancio. Una sintesi non
riuscita, ma di immenso fascino, nobilitata dalla qualità straordinaria del suo
apparato decorativo, sia che si volga lo sguardo ai capitelli dei pilastri
della crociera, nei quali guerrieri lottano in una selva di foglie d'acanto,
sia che l'attenzione cada sulle opere di
Lluís Borrassá, Jaume Huguet e Pere Johan, i
maestri del gotico catalano.
NOTIZIE UTILI:
· Ufficio Spagnolo del Turismo in Italia
• piazza di Spaglia
55 00187 Roma, tel. 06 6783106 fax 06 6798272
• via Broletto 30
20121 Milano, tel. 02 72001617 fax 02 72004.-518.
·
Ambasciata
di Spagna in Italia Largo della Fontanella Borghese 19 00186 Roma, tel. 06 6878172, fax 06
6872256.
·
Ambasciata
d'Italia in Spagna calle
Lagasca 98, Madrid, tel. 91 5776529, fax 91 575776.
·
Consolato
d'Italia in Catalogna calle Mallorca 27'0, Barcelona, tel. 93 4677306-93 4880270, fax 93 4870002.
QUANDO ANDARE
Ogni stagione è adatta a visitare
la Catalogna: l'estate vi farà vivere appieno la costa, Brava o Daurada, mentre
stagioni più miti renderanno più gradevole la visita delle città.
FORMALITÀ
Per l'ingresso in Spagna, così
come per tutti gli altri Paesi europei che hanno aderito all'accordo di
Schengen, è sufficiente la carta d'identità.
VALUTA
L'unità monetaria è l'Euro €.
TELEFONARE
• Per chiamare dall'Italia ¡n
Catalogna comporre 0034 seguito dal prefisso locale (per Barcellona, 93) e dal
numero telefonico desiderato.
• Per chiamare dalla Catalogna in
Italia comporre 0739 seguito dal prefisso locale italiano compreso lo 0
iniziale e quindi il numero telefonico desiderato.
COSA ACQUISTARE
In questa terra di grandi artisti
e architetti, oltre che cercare prodotti tradizionali come le espadrillas, i
cappelli e gli oggetti in pelle, e il caso di puntare gli occhi anche verso gli
oggetti di design e moda. A Barcellona le strade dello shopping elegante sono
il passeig de Grãcia, la Rambla de
Catalunya e
l'avinguda Diagonal. Per chi ama invece le atmosfere dei grandi magazzini, la
principale catena è El Corte Inglés, il più grande — otto piani di
esposizione e vendita - si trova in placa de
Catalunya.
TIPOLOGIE ALBERGHIERE
Le categorie alberghiere. pur
seguendo una diversa classificazione tipicamente spagnola, vengono identificale
anche dalle stelle internazionali: da una a cinque. Caratteristici sono i Paradores de
Turismo, alberghi statali realizzati spesso all'interno di incantevoli edifici
storici.
INFORMAZIONI:
·
barcellona Oficina
de Turismo
• Palau Robert passeig de Grãcia 107
, tel. 93 2384000, fax 93 2384 010.
• plaça de Catalunya 17-S, tel. 93
3043135, fax 93 3043155.
·
CADAQUÉS Oficina
de Turismo Cotxe 2,
tel. 972 258315, fax 972 159442.
·
FIGUERES/FIGUERAS Oficina de
Turismo plaça del Sol, tel. 972 503155, fax 972 673166.
·
GIRONA/GERONA Oficina de
Turismo ramala de la Libertat 1, tel. 972 226575, fax 972 226612.
·
LLEIDA/LÉRIDA Oficina de
Turismo avenida de Madrid 36, tel. 973 270997, fax 973 270949.
·
LA SEU D’URGELL/SEO DE URGEL Oficina de
Turismo avenida Valls d’Andorra 33, tel. 973
351511,
fax 973 360156.
·
SITGES Oficina de
Turismo Sinia Morena 1, tel. 93 8944251, fax 93 8944305.
·
TARRAGONA Oficina de
Turismo Fortuny 4, tel. 977 233415, fax 977 244702.
·
TORTOSA Oficina de
Turismo plaça del Bimillenari, tel. 977510822.
·
VIC/VICH Oficina de
Turismo plaça Major 1, tel. 93 8862091, fax 93 8892637.
EVENTI:
· BARCELLONA
Aprile-giugno. Primavera del design: il meglio
del design internazionale in questo appuntamento biennale.
Metà giugno. Maraton de Espectaculo – Sonar: due appuntamenti consecutivi dedicati alle
avanguardie artistiche e musicali.
Metà agosto. Festa Major: in ogni quartiere
della città i festeggiamenti si svolgono parallelamente, con una sentita
competizione tra i rioni per la
bellezza degli addobbi.
24 settembre. Festa della Mercè: festività
religiosa in cui si esprimono al meglio, lungo un arco di quattro giorni, tutte
le tradizioni e i riti catalani. Le processioni in costume e gli spettacoli
pirotecnici sono semplicemente grandiosi.
· CARDONA
Seconda domenica
di settembre. Corre
de bou: è la più antica corrida di una regione che, a onor del vero, impazzisce
più per il calcio che per i tori.
·
gerona
Giugno e luglio. Curs
Internacional de Mùsica: concerti nella suggestiva cornice della piazza della Cattedrale, nel
cuore della "ciutat antiga".
·
sitges
Prima quindicina
di giugno.
Sitges Teatre International: dura poco più di una settimana questo festival
teatrale che vede affluire qui artisti da ogni parte del mondo.
7-16 ottobre. Sitges 99: XXXII Festival Internazionale del Cinema della Catalogna.