Il
vescovo Gozlin
Nell'885, il vescovo Gozlin invocò la Madonna contro i feroci Normanni di Sigfrido: "Augusta Madre del Redentore e della salvezza del mondo, Stella radiosa del mare, che col tuo splendore impallidisci tutti gli astri, ascolta benigna la preghiera del servo che t'implora". E dall'alto dei bastioni dove egli animava i parigini al combattimento, la sua freccia volò ed andò ad uccidere Sigfrido, mentre le barche minacciose sulla Senna si dissiparono come un gregge atterrito.
Il
pio re Luigi XIII
Il 10 febbraio 1638, il pio re
Luigi XIII proclamò a tutta la nazione
questo suo voto: "Prendendo
la santissima e gloriosissima Vergine per protettrice speciale del nostro
regno, noi le consacriamo particolarmente la nostra persona, il nostro Stato,
la nostra corona e i nostri sudditi, supplicandola di volerci ispirare una
santa condotta e di voler difendere con ogni cura questo regno contro gli
attacchi di tutti i suoi nemici che - sia che soffra il flagello della guerra o
che goda le dolcezze della pace che domandiamo a Dio con tutto il cuore - non
esca mai dalle vie della grazia, che conducono a quelle della gloria...".
Ancora ai nostri giorni il voto di Luigi XIII è operante, poiché tutti gli anni, nella festa dell'Assunzione, in ogni cattedrale e in tutte le parrocchie di Francia, si commemora il voto e si snodano, dopo i vespri, processioni trionfali in onore di Maria.
Le
Apparizioni
La
Madonna ha scelto il popolo francese a cui affidare nel corso dei secoli i suoi
più importanti messaggi agli uomini, conosciuto nel mondo per la sua innata
genialità
dinamica e per le sue audaci realizzazioni in campo sociale, religioso e
apostolico.
Laus
Nel
1664, la Vergine apparve a Laus, nell'alta Savoia, a una pastorella di
16 anni, Benedetta Rencurel, portava in braccio un grazioso bambino, dai
cui occhi si sprigionava una così viva luce da illuminare tutta la vallata.
La
bella Signora sorrideva alle domande di Benedetta e chiedeva la preghiera
continua per i peccatori e una cappella in quel luogo austero e solitario.
"La Santa Vergine non è discesa per me, ma per glorificare suo Figlio e
convertire i peccatori", si legge nella biografia della veggente, divenuta
poi suora e maestra di direzione spirituale.
Parigi
Nel
1830,nel cuore di Parigi, in una cappella di rue du Bac, 140, Suor
Caterina Labouré per ben tre volte fu la confidente di Maria. Dopo aver
preannunziato tempi duri per il mondo
e, in particolare, per la Francia, dove il trono del re sarebbe stato
rovesciato, l'arcivescovo morirebbe, la Croce sarebbe minacciata, il sangue
scorrerebbe per le strade, la Santa Vergine raccomandava di far coniare una
medaglia con la scritta: "O Maria concepita senza peccato, prega per
noi che a tè ricorriamo", e di ricordare ai cristiani divenuti
indifferenti la sua potente mediazione. Ella si disse generosa verso quelli che
l'avessero pregata e oltremodo lieta di accordare loro le grazie.
La
Salette
Sedici
anni dopo, il 19 settembre 1846, sulle montagne del Delfinato, a ben 1800 metri
di quota, a La Salette, la Madonna tornò ancora in Francia per
trasmettere il suo messaggio a due pastorelli: Melania Calvat di 14 anni
e Massimino Girano di 11 anni. Ella era triste e si lamentava perché il
popolo non pregava abbastanza, bestemmiava, lavorava nei giorni festivi e non
osservava i precetti della Chiesa: "Se il mio popolo non vuol
sottomettersi,
sono costretta a lasciar andare il braccio di mio Figlio, divenuto così pesante
che non lo posso più sostenere. Oh, quanto soffro per voi! Perché mio Figlio
non vi abbandoni, sono costretta a pregarlo continuamente; ma voi non ci fate
caso (...). I carrettieri non sanno imprecare senza metterci in mezzo il nome
di mio Figlio (...). Alla Messa va solo qualche donna anziana. Gli altri
d'estate lavorano tutti la domenica e, d'inverno, quando non hanno nulla da
fare, si decidono ad andarci, ma solo per prendere in giro la religione.
Durante la quaresima vanno alla macelleria come dei cani".
Pontmain
Nell'anno
terribile del disastro di Sedan, il 17 gennaio 1871, a Pontmain, diocesi
di Lavai, per più di tre ore la Madonna apparve nell'aria sopra un granaio a
quattro bambini: Eugenio Barbadette di 12 anni e suo fratello Giuseppe
di 10 anni, Francesco Richer di 11 anni e Giovanna Lebossé
di 9 anni. Indossava un vestito bleu scuro, illuminato da stelle d'oro, e
presentava
un Crocifisso tutto
insanguinato, ma sorrideva mentre attorno alla sua testa si formava, lettera
per lettera, la seguente iscrizione: "Ma pregate,figli miei, Dio vi
esaudirà tra breve. Mio figlio si lascia commuovere".
In
quello stesso giorno i Tedeschi rinunciarono a marciare su Lavai, centro della
famosa linea di difesa della Mayenne e il 28 gennaio firmarono
l'armistizio:
la Francia fu ancora una volta salva per l'intercessione di Maria.
Pellevoisin
Cinque
anni più tardi, nel 1876, ecco di nuovo la Vergine in Francia, a Pellevoisin,
a guarire una morente, la povera domestica Estelle Faguette e a chiedere
la diffusione dello scapolare del Sacro Cuore: "Io sono tutta misericordia
e signora del mio Figliolo (...). Il cuore del mio Figlio mi ama tanto che non
può rifiutare nulla alle mie domande. Per me egli muoverà i cuori induriti. Io
sono venuta particolarmente per la conversione dei peccatori".
Nelle quindici apparizioni raccomandò la semplicità nel suo servizio, la retta intenzione, la calma, la pazienza, la fiducia e il coraggio; all'ultima rassicurò la veggente con le consolanti parole: "Tu non mi vedrai più, ma io sarò invisibilmente vicino a te".
Il messaggio di Nostra Signora di Pellevoisin è così tutto incentrato sulla mediazione misericordiosa di Maria, in quanto si rivela tutta Madre e Misericordia per noi miseri peccatori.
Lourdes
A
Lourdes, piccolo centro ai piedi dei Pirenei e ai confini con la Spagna,
s'innalza il santuario dell'Immacolata Concezione, sorto in seguito alle 18
apparizioni della Madonna all'umile ragazza quattordicenne, Bernardetta
Soubirous, dall'll febbraio al 16 luglio 1858.
La
Vergine, dal volto luminoso e sorridente, vestiva di bianco con un nastro
azzurro ai fianchi, i piedi nudi con due rose giallo-oro, il braccio destro
recante una corona del Rosario a grani bianchi con il filo giallo-oro come le
rose, seguì un preciso metodo progressivo, un piano logico. Prima apparve, poi
chiese a Bernardetta se volesse farle il favore di tornare quindici volte; le
promise di farla felice non in questo, ma nell'altro mondo; infine le dette i
messaggi: penitenza e preghiera per i peccatori; bere e lavarsi alla fontana
fatta scaturire da lei; venire alla grotta in processione; costruire una
cappella.
Nell'apparizione del 25 marzo, festa dell'Annunciazione, su triplice invito di Bernardetta a manifestare il suo nome, la Vergine, congiungendo le mani all'altezza del petto e rivolgendo gli occhi al cielo, fece la grande rivelazione: "Io sono l'Immacolata Concezione".
Quattro
anni prima il papa Pio IX, a Roma, aveva proclamato come dogma della fede cattolica,
con la Bolla "Ineffabilis Deus" dell'8 dicembre 1854, che "la
Santissima Vergine, nel primo istante del suo concepimento, per singolare
grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù
Cristo, Salvatore del genere umano, fu preservata immune da ogni macchia di
peccato originale".
La
Vergine era venuta in terra di Francia - all'epoca patria della miscredenza
europea - per confermare le giuste posizioni della Chiesa ed esprimerne la
divina compiacenza. Nel 1862, il vescovo diocesano mons. Laurence permise di
edificare la prima chiesa e con una sua lettera pastorale approvò le
apparizioni e il culto pubblico a "Nostra Signora di Lourdes ".
Il 4 aprile 1864 venne posta nella Grotta la statua in marmo dell'Immacolata,
opera dello scultore lionese Giuseppe Fabisch. Il 19 maggio 1866 fu inaugurata
la prima chiesa, chiamata "Cripta", che andò a collocarsi con
l'altare proprio sulla Grotta dell'apparizione. Dal 1871 al 1889 fu realizzato
il grandioso santuario, in stile gotico-bizantino, formato da due chiese, la
basilica superiore Santuario dell'Immacolata Concezione e l'altra Santuario del Rosario. A destra del
sacro edificio, presso il fiume Gave e accanto alla Grotta, furono costruite
due piscine e varie fontane con l'acqua miracolosa, mentre sul davanti si creò
un vasto piazzale alberato, detto "Esplanade", da servire nelle
grandi manifestazioni.
Così Lourdes, nello spazio di appena trent'anni, aveva tutte le strutture necessarie per accogliere i pellegrini che vi confluivano a centinaia di migliaia, attratti dai messaggi mariani attualizzati e dai miracoli fisici e morali costanti.
Il
24 febbraio, 8a Apparizione, la Vergine aveva detto: "Pregate
per i peccatori. Penitenza! Penitenza! Penitenza! Baciate la terra per la
conversione dei peccatori". Nella "Cappella della
riconciliazione" una lunga teoria di confessionali occupa tutte le
pareti con sacerdoti disponibili a tutte le ore della giornata; nelle
"piscine", file interminabili di pellegrini sani e malati,
pregando, vengono immersi nell'acqua gelida in atto di penitenza e di umiltà;
sul monte che fiancheggia a sinistra l'esplanade, la Grotta e le
basiliche, per una strada ripida e sassosa si ha modo di meditare e rivivere la
"Via Crucis" e piangere per i propri peccati; all’aperto
davanti alla Grotta e all’interno della grande basilica del Rosario, presso le
cappelle che girano tutt'intorno illustrando a mosaico i quindici misteri, si è
sollecitati a scorrere devotamente i grani della corona come la Vergine e
santa Bernardetta.
Il
2 marzo, 13a apparizione, la Madonna aveva raccomandato alla
veggente:
"Andate a dire ai preti, che si venga qui in processione e si
costruisca una cappella". Le processioni con un atto di culto
pubblico, comunitario, visibile a tutti, e con la presenza dei sacerdoti furono
realizzate già nei primi anni in modo irregolare, mentre in seguito, durante la
stagione dei pellegrinaggi, ne furono fissate quotidianamente due lungo
l'"esplanade": la processione eucaristica, nel pomeriggio,
imponente e raccolta con numerosi vescovi e sacerdoti di ogni età e di ogni
parte del mondo, con religiosi e suore, con medici di ogni confessione
religiosa, con malati autosufficienti e in carrozzella, con stendardi delle più
varie organizzazioni ed associazioni cattoliche; l'altra, in serata,
gioiosa e suggestiva, detta "aux flambeaux", con fiaccole accese e al
canto dell'Ave Maria di Lourdes.
La
cappella richiesta non si è fermata al maestoso e superbo santuario costituito
da tre edifici, ma nel primo centenario delle apparizioni, nel 1958, fu
consacrata dall'allora cardinale Angelo Roncalli (poi papa Giovanni XXIII)
l'immensa basilica sotterranea di S. Pio X, capace di accogliere 20 mila
persone.
Di
fronte a questa generosa risposta ai suoi messaggi, la Vergine ha voluto dare
e da ancora abbondanti "segni" della sua presenza misericordiosa, ha
guarito e guarisce tuttora infermi nel corpo e nello spirito. Già
il 26 febbraio 1858 avvenne il primo miracolo: il minatore Bouriette,
cieco di un occhio e malato all'altro, si lavò con l'acqua della sorgente e
guarì perfettamente.
Per
riscontrare la veridicità di tali "segni", subito fin
dall'inizio, fu costituito un ufficio di constatazione, di severo
controllo, fatto dai medici dell'ammalato, da quelli del
"bureau" medico di Lourdes e del Comitato medico internazionale con
sede a Parigi e, infine, dai mèmbri della Commissione ecclesiastica istituita
dai vescovi diocesani a cui appartengono i malati guariti.
Nel
corso di un secolo a migliaia sono stati registrati i miracoli passati al vaglio
dei suddetti uffici, per cui a ragione Lourdes è stata definita la "città
del miracolo".
Ecco
perché tutti i pontefici, a cominciare da Pio IX, hanno attestato una speciale
devozione per il santuario di Lourdes. S. Pio X, nel 1907, estese a tutta la Chiesa
la festa liturgica dell'apparizione dell'Immacolata a Lourdes.
Charles
Péguy Charles
Péguy (1873-1914) fu
scrittore polemico e insieme poeta mistico e mariano. Già nel suo primo Mystère
de la charité contemplò nella Madonna la Regina dei Sette Dolori,
trasfigurata davanti all'albero della crocifissione: "Ella
era divenuta Regina. Era
divenuta la Regina dei Sette Dolori, Ella
piangeva, aveva perso la sua bellezza. In
tre giorni. Era divenuta deforme. Deforme
a vedersi. Tanto
brutta, tanto deforme. Che
si sarebbe schernita. Sicuramente. Se
non fosse stata la madre del condannato". "Ella
piangeva. Si disfaceva. Il suo cuore si scioglieva. Il
suo corpo si struggeva. Ella si struggeva di bontà. Di
carità. Solo
la testa le restava integra. Camminava
come un automa. Era
irriconoscibile perfino a se stessa. Non
serbava più rancore a nessuno. Si
struggeva di bontà. Di
carità. Era
una disgrazia troppo grande. Il
suo dolore era troppo grande. Era
un dolore troppo grande. Non
si può prendersela con il mondo per una disgrazia che passa i limiti del mondo".
|
Paul
Verlaine Paul
Verlaine (1844-1896),
nonostante il suo fragile carattere morale, fu il poeta della Sagesse e
della Dama bianca e dolce, vestita di luce e d'aurora, che dev'essere
amata al di sopra di ogni altro amore del mondo: "Io
non voglio più amare che mia madre Maria. Tutti
gli altri amori sono di comando. Necessari
che essi siano, mia madre solamente potrà
accenderli nei cuori che l'hanno prediletta. E
poiché ero molto debole e molto cattivo ancora, con le mani indegne, gli occhi abbagliati
dalle strade, Ella
mi abbassò gli occhi e mi congiunse le mani, e mi insegnò le parole con le quali si adora. Io
non voglio più pensare che a mia madre Maria, Sede
della saggezza e sorgente dei perdoni, Madre
di Francia anche, da cui noi attendiamo incrollabilmente
l'onore della patria. Maria
Immacolata, amore essenziale, logica
della fede cordiale e vivace, se
vi amo che ci sarà di buono ch'io non farò, se vi amo di solo amore, Porta del cielo?".
|
Francis
Jammes Francis
Jammes (1868-1938), dopo il
suo ritorno al "Dio dei poveri", sia nella prosa che nella poesia
spesso inneggiò alla "Madre della divina Grazia", e proprio a
Lourdes, ai piedi della miracolosa immagine, scoprì il limite e la miseria
dell'uomo: "Madre
e Figlia del mio Signore, La
tua mano ha spezzato gli idoli di Enea. Certo,
era vano che attraverso il fuoco, Costui
portasse via gli dèi della sua casa. Voi
ci restituite Dio, è lui che ci trasporta, Contro
del quale non vale nemmeno la guerra più forte. Madre
umile, sia gloria a te! Accetta il mio canto d'inverno; È l'epoca sterile in cui la terra ha sofferto. Ma
proprio durante un mese pieno di gelida neve, Tu hai dato il tuo Frutto, il Messia".
|
Paul
Claudel Paul
Claudel (1868-1955) fu il
poeta innamorato di Maria, che trovò la sua più grande gioia nel guardarla, nel
tenersi alla sua presenza e nel meditare le sue divine virtù: "È
mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta, bisogna entrare. Madre
di Gesù Cristo, io non vengo a pregare. Non
ho nulla da offrire né nulla da domandare. Vengo,
soltanto Madre, per vederti e guardarti. Per
guardarti, piangere di gioia, per sapere Che
io sono tuo figlio e che tu sei là. Nulla
più che un istante mentre tutto si arresta. Mezzogiorno! Essere insieme a te. Maria, là dove tu sei. Non
dir nulla, guardare il tuo viso, Lasciar
cantare il cuore nella sua propria lingua. Non
dir nulla, cantare solo perché il cuore è troppo pieno, Come
il merlo che segue la sua idea in spazi di strofe improvvise. Perché
tu sei bella, tu sei immacolata, La
donna finalmente restituita alla Grazia, La
creatura nel suo primo onore e nel suo ultimo sboccio, Come è uscita nel mattino del suo originale splendore". |
Papa Giovanni Paolo II Giovanni
Paolo II all'Angelus, recitato a Lourdes, domenica 26 luglio 1987,
ripeteva
quel che aveva detto nel corso del suo primo pellegrinaggio, nel 1983: "A
Lourdes noi impariamo in che consiste l'amore per la vita: alla Grotta e negli
ospedali, si tratta dell'aiuto offerto ai malati. Lassù, nella cappella delle
confessioni, consiste nell'ascolto di tutte le miserie morali, nel perdono
confortante di Cristo". Dal
dopoguerra ai nostri giorni gli avvenimenti di Lourdes sono stati oggetto di
numerose pubblicazioni e illustrati dai più svariati punti di vista nelle
diverse lingue europee, dando ad essi una risonanza mondiale e stimolando a
costruire le "Grotte di Lourdes" dovunque, perfino negli sperduti
Paesi delle Missioni d'Africa e dell'estremo Oriente e nella stessa città del
Vaticano. La Grotta, dovunque essa sia, costituisce sempre un centro di devozione mariana ed un richiamo al messaggio dell'Immacolata di Lourdes, valido per i cristiani di tutto il mondo e di tutti i tempi. Non c'è da meravigliarsi allora se Lourdes è diventato oggi il santuario più frequentato del mondo, accogliendo circa 6 milioni di pellegrini ogni anno.
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