ALSAZIA  E  LORENA

 

Strasburgo • Betschdorf • Wissembourg • Parco Naturale Regionale dei Vosgi del Nord • Metz • Verdun • Toul • Nancy • Gérardmer • Parco Naturale Regionale dei Ballons dei Vosgi • Mulhouse • Guebwiller • Eguisheim • Turckheim • Colmar • Neuf-Brisach • Kaysersberg • Riquewihr • Ribeauvillé • Sélestat • Haut-Koenigsbourg • Obernai. 

Può apparire curioso che i francesi, dopo secoli di lotte per riconquistare queste regioni, amino ora definirle "terre del nuovo romanticismo", riconsegnandole, di fatto, alla tradizione culturale germanica. In realtà, proprio per la loro collocazione ai confini tra il mondo latino e quello germanico, Alsazia e Lorena si sono arricchite di varie correnti storiche e culturali di cui ancora oggi si ravvisano le tracce nei paesaggi e nei caratteri della gente. Però anche la matrice illuminista emerge imperiosa, contrapponendo l'architettura militare alle linee mistiche delle costruzioni gotiche e romaniche, oppure le tecniche raffinate dell'industria artigianale alla commovente devozione dei vignaioli. Il fascino di questa terra sembra nascere proprio dal ben calibrato amalgama dei due più grandi movimenti culturali europei, in un alternarsi di sensazioni che mirano, di volta in volta, dritto al cuore e dritto alla mente. 

IL CLIMA

Questa regione è caratterizzata da un clima semicontinentale con estati calde, stagioni intermedie temperate e inverni freddi, spesso innevati. Il massiccio dei Vosgi funge da barriera protettiva per l'Alsazia che, grazie alla presenza di questo sistema montuoso, è maggiormente riparata dai venti occidentali. La piovosità è piuttosto contenuta, soprattutto in Alsazia, dove a Colmar si registra il record del più basso livello di precipitazioni di tutta la Francia.

 LA MORFOLOGIA

L'Alsazia è costituita, di fatto, da una grande pianura che si estende per 200 km da sud a nord, per un'ampiezza che raramente supera i 30 km. A sud si appoggia alle ultime cime del Giura e poi scende lentamente verso nord, stretta fra il massiccio dei Vosgi a ovest e il corso del Reno a est. La Lorena, invece, ha contorni geografici ben delineati, segnati a est dal massiccio dei Vosgi, a occidente dalla Mosa, a nord dalle alture delle Ardenne e a sud dai monti Faucilles. 

LA RELIGIONE

Benché i segni del cristianesimo e dei suoi conflitti intestini siano presenti ovunque, dalle maestose cattedrali delle città più importanti alle piccole cappelle dei paesini sperduti nelle campagne o lungo le valli dei Vosgi, fin dai tempi dei romani la storia di questi territori è stata caratterizzata dalla presenza degli ebrei. Alla vigilia della rivoluzione francese erano presenti nella regione oltre 20.000 ebrei, ovvero la metà dell'intera comunità ebraica all'epoca  residente in Francia.

LA STORIA

Parte del Sacro Romano Impero fino al 1648, l'Alsazia fu unita alla Francia con il trattato di Rijswijck nel 1697. La Lorena, invece, fece parte del regno di Lotaringia fino al 959, quando fu divisa nei ducati dell'Alta e della Bassa Lorena. Quest'ultimo, divenuto poi l'attuale Lorena, fu uno Stato indipendente fino al 1766, anche se conteso da molte potenze. Tra il 1871 e il 1918, in seguito alla sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana, il territorio dell'Alsazia (corrispondente ai dipartimenti del Bas-Rhin e dell'Haut-Rhin) e la parte orientale della Lorena (corrispondente all'attuale dipartimento della Moselle) furono annessi alla Germania. Dal 1919 al 1940, tutta l'area ritornò di pertinenza della Francia, per poi passare nuovamente sotto il controllo della Germania fino al 1945, con l'eccezione dei dipartimenti lorenesi della Meuse, della Meurthe-et-Moselle e dei Vosges, che rimasero francesi. Tutto il territorio fu infine riunito alla Francia al termine della seconda guerra mondiale. Da regione di frontiera, l'Alsazia è diventata oggi il cuore del continente. La sua capitale Strasburgo è infatti sede del parlamento d'Europa. 

L'ARCHITETTURA

Girovagando per le città oppure passeggiando per i viottoli di campagna, il patrimonio di queste terre si può scoprire soprattutto attraverso l'architettura: case dalle tradizionali strutture in legno, cappelle romaniche, cattedrali gotiche, borghi fortificati o costruzioni guglielmine. In ogni epoca signori, villici, borghesi e artigiani hanno inciso nella pietra, nel legno o nel ferro stemmi, simboli e segni cui affidavano il compito di affermare il loro potere, la loro ricchezza, la loro abilità. 

LA NATURA

Fra i Vosgi e il Reno, questa regione offre una grande varietà di luoghi e paesaggi, e i suoi abitanti sono riusciti a proteggerlo e a valorizzarlo creando oltre 10.000 km di sentieri segnalati e costantemente mantenuti in buone  condizioni. Nei due più importanti poli  naturalistici dei questo territorio - il Parco Naturale Regionale dei Ballons dei Vosgi e il Parco Naturale Regionale dei Vosgi del Nord - la flora e la fauna sono di una ricchezza inimmaginabile e vanno dalle piante carnivore delle torbiere fino ai galli cedroni che vagano tra le stoppie, alle linci che si nascondono nel profondo delle foreste. 

I VINI

Sui colli dell'Alsazia e della Mosella la vigna ha trovato un terreno particolarmente fertile. Il clima caldo e secco favorisce la maturazione di sette tipi di uve principali: Riesling, Pinot bianco, Tocai, Pinot grigio, Pinot nero, Moscato d'Alsazia, Sylvaner e Gewürztraminer. La gamma di aromi a cui sono capaci di dare origine questi vitigni crescendo in territori dal microclima così particolare, permette di classificarli tra i bianchi di più grande personalità. Alla qualità obiettiva si associa una millenaria tradizione vitivinicola tramandata gelosamente di padre in figlio. 

L'ECONOMIA

Le ricchezze che rendono forte l'economia di queste due regioni non sono molto appariscenti, in quanto sono celate nel sottosuolo. In particolare la Lorena possiede vastissimi giacimenti di minerali ferrosi che nell'ultimo scorcio di secolo hanno dato stimolo alla nascita di grandi industrie siderurgiche. In entrambe le regioni vi è stato un grande impulso allo sviluppo industriale che, via via, si è esteso dal settore metallurgico a quello meccanico e chimico, coinvolgendo quindi nella crescita le tradizionali lavorazioni tessili, ceramiche e vetrarie. Anche le produzioni agricole rivestono un ruolo importante, soprattutto grazie alla fertilità dei terreni alluvionali della pianura alsaziana, coltivati a vite, cereali, lino e barbabietole. La notevole estensione delle colture foraggere ha dato una forte spinta all'allevamento del bestiame, ampiamente diffuso in entrambe le regioni. Dalle industrie birrarie alsaziane, infine, proviene il 50% di tutta la birra prodotta in Francia. 

IL POLITTICO DI ISSENHEIM A COLMAR

Mani come rami secchi di un albero morto, simili alle spine sulla testa, un corpo squassato dal dolore, i piedi slogati, un ciclo nero senza stelle; poi le lunghe mani di Giovanni che sorreggono il fragile corpo della Vergine, il cui dolore è dipinto come in uno specchio sul volto del giovane apostolo; una minuscola Maddalena con le dita annodate e la bocca deformata da un urlo che non vuole uscire e un Giovanni Battista testimone impassibile. È l'anta centrale del polittico di Issenheim, grande Bibbia visiva da sfogliare (anche per il numero di pannelli) dipinta da Mathias Grünewald tra il 1512 e il 15l6e considerata uno dei massimi capolavori dell'arte europea. La triplice ancona fu commissionata dal convento-ospedale di Issenheim (dal 1832 è custodita dal Musée d'Unterlinden) ed era probabilmente mostrata a scopo terapeutico-consolatorio ai malati. Chiuso, il polittico, accanto alla straziante e violenta Crocifissione, presenta infatti le solenni e statuarie figure di due santi cui la tradizione attribuiva la capacità di allontanare la peste (S. Sebastiano) e il fuoco di S. Antonio (S. Antonio Abate). Nella predella, la sofferta Deposizione nel sepolcro segna un drastico rallentamento del ritmo rispetto alla Crocifissione, la tragedia si è compiuta e all'angoscia subentra un'infinita stanchezza che dal Cristo morto sembra propagarsi agli altri personaggi. Aperta, l'ancona affronta il tema della redenzione in quattro episodi: la preziosa e chiaroscurale Annunciazione, la criptica. Allegoria della Natività (nella quale angeli musicanti e altri personaggi aureolati hanno la visione della Vergine incinta), la radiosa Madonna col Bambino, investita da una pioggia di luce che simboleggia la grazia divina, e la trionfale Resurrezione, nella quale un Cristo glorioso quasi diafano si leva sopra ogni dolore.

 

NOTIZIE UTILI da prendere nota

·       Ente Nazionale Francese per il Turismo via Larga 7 20122 Milano, tel. 166 116 216 (a pagamento), fax 02 58486221

·       Comité Régional du Tourisme d'Alsace  26, avenue de la Paix F-67080 Strasbourg Cedex, tel. 03 88250166, fax 03 88521706.

·       Comité Régional du Tourisme de Lorraine 3 rue des Tanneurs 5700 Metz, tel. 03 87370216, fax 03 87370219.

·       Ambasciata di Francia in Italia piazza Farnese 67 00186 Roma, tel. 06 686011, fax 06 68601460.

·       Ambasciata d'Italia in Francia 47 rue de Varenne 75343 Paris, tel. 01 49540300, fax 01 47421974.

·       Consolato d'Italia in Lorena 7 boulevard Clemenceau 5700 Metz, tel. 03 87385870. 

QUANDO ANDARE

Dove nascono grandi vini, si può esser certi che primavera e autunno sono stagioni bellissime, ideali non solo per la fioritura della vigna e per la completa maturazione dei grappoli, ma anche per godere una vacanza squisitamente turistica. Le giornate estive sono calde, ma raramente afose, e gli eventuali piccoli disagi possono essere ampiamente compensati dal diffuso clima di festa che si può apprezzare nelle città come nei più sperduti borghi di campagna o di montagna. L'inverno non è certo la stagione ideale per un turismo itinerante, ma chi apprezza gli sport invernali potrà trovare in tutta l'area dei Vosgi località molto bene attrezzate e paesaggi di grande suggestione. 

FORMALITÀ

Per l'ingresso in Francia, così come negli altri Paesi europei dell'accordo di Schengen, basta la carta d'identità. 

VALUTA

L'unità monetaria  è l'Euro  €.

TELEFONARE

• Per chiamare dall'Italia in Francia, comporre 0033, quindi il prefisso locale senza lo 0, e infine il numero telefonico desiderato.

• Per chiamare dalla Francia in Italia, comporre 0039, quindi il prefisso locale italiano compreso lo 0 iniziale, e infine il numero telefonico desiderato. 

COSA ACQUISTARE

Viaggiare attraverso l'Alsazia e la Lorena e una tentazione continua, cui è veramente difficile resistere. Qui, l'artigianale non è un'invenzione a uso del turismo ma affonda le radici in un profondo substrato culturale, sedimentato nei secoli. Tra le occasioni di maggior pregio, le ceramiche di Sofflenhein e Betschdorf, famose per i loro smaglianti colori. Quindi il cristallo soffiato dei Vosgi settentrionali, gli oggetti in vetro della prestigiosa scuola di Nancy e le bellissime tovaglie stampate di Ribeauvillé. Sul fronte gastronomico, oltre ai grandi vini alsaziani, meritano attenzione il foie-gras e i formaggi, in particolare il Munster, al naturale o aromatizzato al cumino, e gli oltre 40 diversi tipi di acquaviti e liquori a base di frutta, di bacche selvatiche o di radici. 

TIPOLOGIE ALBERGHIERE

Le categorie alberghiere sono definite in cinque categorie, da una a quattro stelle lusso.  

 

INFORMAZIONI:

·       Maison de la France  Ente Nazionale Francese per il Turismo via Larga 7 20122 Milano - France Information, tel. 166 116216 (a pagamento, lire 2450 + IVA il minuto), fax 02 58486222.

·       colmar Office de Tourisme 4 rue des Unterlinden, tel. 03 89206892, fax 03 89413413.

·       GÉRARDMER  Office de Tourisme place des Déportés, tel. 03 29272727, fax 03 29272325.

·       GUEBWILLER Office de Tourisme 73 rue de la République, tel. 03 89761063, fax 03 89765272.

·       METZ Office de Tourisme  place d’Armes, tel 03 87555376, fax 03 87365943.

·       MULHOUSE Office de Tourisme 9 avenue du Maréchal Foch, tel. 03 89456831, fax 03 89456616.

·       NANCY Office de Tourisme 14 place Stanislas, tel. 03 83352241, fax 03 83359010.

·       OBERNAI Office de Tourisme chappelle du Beffroi, tel. 03 88956413, fax 03 88499084.

·       RIBEAUVILLÉ Office de Tourisme 1 Grand-Rue, tel. 03 89736222, fax 03 89732362.

·       SÉLESTAT Office de Tourisme boulevard du Géneral Leclere, tel. 03 88588720, fax 03 88928863.

·       STRASBURGO Office de Tourisme 17 place de la Cathédrale, tel. 03 88522828, fax 03 88522829.

·       VERDUN Office de Tourisme place de la Nation, tel. 03 29861418, fax 03 29842242.

 

EVENTI :

·       ammerschwihr

Aprile. Festa del Vino Nuovo: in questo delizioso villaggio non lontano da Kaysersberg, lungo la route des Vins d'Alsace, si tiene la prima fiera dei vini del nuovo anno, seguita a ritmo incessante da quelle organizzate, con maggiore o minore enfasi, in quasi tutti i villaggi della zona, fino al successivo ottobre.

·      COMMERCY

Primo plenilunio di luglio. Una notte intera di festeggiamenti in ogni angolo di questa piccola città posta a circa metà strada fra Nancy e Verdun, sull'eco di antichi riti di origini pagane in onore della luna piena.

·      GUEBWILLER

Maggio (giorno dell'Ascensione). Fiera dei Vini: vengono presentate, spesso in anteprima, le produzioni della nuova annata, con contorno di stand gastronomici e animazioni tradizionali.

Penultimo week-end di agosto. Festa dell'Amicizia: cantine, fattorie, aziende e privati spalancano le porte ai visitatori in un clima di festosa fratellanza

·       METZ

Luglio. Ciclo di concerti di musica classica nello spettacolare scenario dell'Arsenale.

·       OBERNAI

14 luglio. Journée du Feu: tutta la città si immerge in un clima di altri tempi, coronato da un grande ballo popolare e da fantastici fuochi d'artificio.

Terza domenica di ottobre. Fête des Vendanges: in un clima di spensierata allegria popolare, si celebra una delle più importanti feste della vendemmia della regione.

·       ROUFFACH

Maggio (week-end dell'Ascensione). Foire Écobiologique: appuntamento da non perdere per chiunque ami la natura e si senta impegnato nella causa dell'ambientalismo.

·       SCHERWILLER

Terzo week-end di agosto. Art, Artisanat et Riesling: all'insegna dell'immancabile vino locale, questa manifestazione in un villaggio non lontano da Sélestat apre spazi estremamente interessanti sull'arte e sull'artigianato locale, con ottime occasioni di shopping.

·       STRASBURGO

Giugno. Festival di Musica di Strasburgo: numerosi concerti vengono organizzati in diverse chiese e nei teatri della bella città sede del parlamento d'Europa.

·       VERDUN

21 giugno. Celebrazioni della battaglia di Verdun: in un clima di austera e solenne ufficialità militari, politici discendenti dei reduci e dei caduti convergono in città per partecipare alle commoventi celebrazioni della storica battaglia, una delle più cruente della prima guerra mondiale.