BORGOGNA

 

Sens • Joigny • Auxerre • Vézelay • Avallon • Montréal • Semur-en-Auxois • Digione • La Route des Grands Crus • Beaune • Chalon-sur-Saône • Tournus • Maçon • Cluny • Paray-le-MoniaI • Autun • Parc Naturel Régional du Morvan • Nevers.

Due primati apparentemente antitetici caratterizzano la Borgogna. Da un lato è uno dei luoghi in Europa in cui si sono toccate le più alte vette dello spirito; dall'altro è la terra in cui regnano sovrani i piaceri del palato. Ma basta degustare un "grand cru" per scoprire quanto sia sottile la soglia else separa lo spirito dalla materia. Qui, l'opera dell'uomo ha inciso profondamente sul paesaggio, reso calmo e rilassante dal predominio delle onde lunghe dei vigneti e dei pascoli. Castelli solitari, muretti di pietra, monasteri e chiese romaniche, fattorie dai tetti bruni punteggiano la campagna che si spinge fino alle porte dei centri più importanti dove la storia è passata e l'arte ha lasciato i suoi segni. Così, accanto alla Borgogna dei capolavori romanici e gotici di Digione, Beaune e Auxerre, è un piacere godersi quella insolita dei canali, quella ghiotta delle locande di campagna, modulando le soste alla corte di cantinieri rubizzi che disquisiscono di vino con la pacata serenità dei grandi filosofi.  

IL CLIMA

Fatta eccezione per il Morvan e la zona della "Montagne". particolarmente piovosa, il clima della Borgogna, come tutto il resto dell'Europa occidentale, é caratterizzato dalle influenze provenienti da ovest. Nei mesi invernali il tempo é spesso bello, anche se con temperature piuttosto rigide. D'estate, deboli piogge rinfrescano di tanto in tanto le giornate prevalentemente afose. La più bella stagione della Borgogna, però, è l'autunno, caratterizzato da giornate limpide e clima secco. 

LA MORFOLOGIA

La Borgogna è una regione caratterizzata da un susseguirsi di paesaggi diversi. Nel Morvan prevalgono terreni antichi e impermeabili, mentre d'altro canto nella Còte d'Or si susseguono altipiani carsici cui fanno da contrappunto le fertili aree pianeggianti della zona di Auxerre. Le terre alte della Còte d'Or arrivano a toccare mediamente i 500 metri che, in direzione est, scendono verso i 300 fino a formare, nel bacino della Saône, una lunga serie ininterrotta di vallette chiamate "combes". 

LA RELIGIONE

II medioevo, nel bene e nel male, diede l'avvio ad una grande avventura spirituale che coinvolse tutto l'Occidente ed ebbe le sue origini proprio a Cluny, nel cuore della Borgogna, dove si ergeva la più grande e la più bella chiesa della cristianità e uno dei più vasti monasteri, capace di ospitare, allora, fino a mille monaci. Di qui, l'ordine di Cluny si estese ben al di là della Francia, raggiungendo la Germania, la Svizzera, la Spagna, l'Italia, l'Inghilterra e perfino la Polonia. Ancora oggi nella sola Borgogna restano, testimoni gloriosi, le vestigia del priorato di St-Fortunat a Charlieu, l'abbazia di St-Germain a Auxerre, il Sacro Cuore a Paray-le-Monial, St-Marcel a Chalon-sur-Saône, Ste-Madeleine a Vézelay e Notre-Dame de la Charité-sur-Loire. A quella dei grandi abati di Cluny, del tutto indipendenti da qualsiasi potere temporale, e spesso superiori a papi e re in quanto a influenza, seguì poi la stagione tutta spirituale dei monaci cistercensi, culminata con la fondazione dell'abbazia di Fontenay a opera di san Bernardo. 

I DIPARTIMENTI DELLA BORGOGNA

La Borgogna è una regione costituita da quattro dipartimenti: Còte d'Or. il cui capoluogo e Digione; il dipartimento di Nièvre, con capoluogo Nevers; Saone-et-Loire, con capoluogo Macon; e infine Yonne, con capoluogo Auxerre. La parte settentrionale della Borgogna (Sens) si trova; i 100 km da Parigi, mentre quella meridionale è a soli 75 km da Lione. 

LE STRADE

La Borgogna è una regione di facile accesso, grazie all'asse stradale che l'attraversa, ma è anche ricca di piccole strade che si inoltrano negli angoli più affascinanti e segreti del suo territorio. Tra gli itinerari alternativi da sperimentare vi è la strada che da Tournus raggiunge la valle della Grosne a ovest, dirigendosi verso Ozenay. Oppure ancora le strade del vino che, partendo, rispettivamente, una da Cluny (nota come "Route de la Pierre et du Vin") e l'altra da Vougeot (nota come "Route des Grands Crus"), uniscono i valori paesaggistici alle delizie del palato. Ricchi di fascino anche gli itinerari che seguono il corso dei fiumi, come il Cousin nei pressi di Avallon, e il Serein a valle di Chablis. 

I CANALI

Le vie d'acqua della Borgogna, nate per il commercio, sono diventate il paradiso di una vacanza alternativa e unica. Più di mille chilometri, tra fiumi navigabili e canali, consentono di percorrere la Borgogna lungo itinerari insoliti e molto avvincenti, sia effettuando crociere di pochi giorni a bordo di "péniche-hotel" dotate di ogni comfort, sia cimentandosi al timone di vere e proprie case galleggianti che possono essere noleggiate per periodi più lunghi, ma che nei mesi estivi vanno prenotate con grande  anticipo. 

LA STORIA

La Borgogna ha vissuto per secoli vicende alterne che hanno allargato e ristretto a fisarmonica i suoi confini fino a quando, in seguito al trattato di Verdun (843) si formò il primo nucleo del ducato di Borgogna. Da quel momento in poi, la sua storia fu un susseguirsi di eventi in cui imprese belliche e intrecci dinastici portarono questa terra a estendersi dal Giura fino al Mare del Nord, giungendo a inglobare addirittura le Fiandre e minacciando la stessa corona di Francia. Questa epoca d'oro di prosperità e di piena indipendenza si concluse repentinamente nel 1477, quando Carlo il Temerario perse la vita in battaglia sotto le mura di Nancy, lasciando come unica erede la figlia Maria e offrendo così a Luigi XI una facile opportunità per riunire il ducato e la contea di Borgogna sotto il suo dominio. 

L'ARTE

L'impronta romanica è l'elemento distintivo delle più alte espressioni d'arte della Borgogna. Culla del movimento romanico fu l'abbazia di St-Bénigne, a Digione, iniziata nel 1001, cui seguirono subito dopo la chiesa di St-Vorles a Chatillon-sur-Saòne e quella di Cluny, prima chiesa a volta, che per dimensioni era pari alla basilica di S. Pietro a Roma, considerata tra i più bei monumenti della cristianità fino a quando fu travolta e distrutta dagli eventi che seguirono alla Rivoluzione Francese. Il trionfo dell'arte romanica fu accompagnato da un fastoso moltiplicarsi di decorazioni raffinate che, con i loro eccessi, finirono per provocare la reazione che prese corpo nella riforma cistercense, ispirata a criteri artistici di purezza e di austerità evangelica, concretizzatasi nell'introduzione, prima qui e in seguito in tutto l'Occidente cristiano, dello stile gotico. 

I VINI  

I vigneti sono la grande ricchezza della Borgogna. Da essi si ricavano vini di fama mondiale, grandi rossi da vitigno Pinot nero. e bianchi da vitigno Chardonnay. Il territorio di elezione dei vini rossi è la "Còte'' che da Chagny a Digione domina la Plaine per una lunghezza di 60 km. Suddivisa in una moltitudine di piccole proprietà, la Còte presenta un aspetto originale con i suoi muri a secco che trattengono la terra sui declivi. Dalla Còte de Nuits (da Gevrey a Beaune) provengono vini vigorosi quali lo Chambertin e il Clos Vougeot, mentre la Còte de Beaune produce vini più delicati, quali il Pommard e il Volnay, tra i rossi, e il Mersault e il Montrachet, tra i bianchi. 

L'ECONOMIA

A partire dalla metà del XVII secolo, il perno dell'economia della Borgogna fu la fornitura di legname alla città di Parigi, cui si deve la creazione della sua fitta rete di canali. Al legname si aggiunsero presto i vini e gli eccellenti prodotti dell'agroindustria (il pollame di Bresse, i bovini dello Charolais, i formaggi e così via), che rappresentano tuttora, insieme al turismo, una delle voci più importanti dell'economia della regione. Attualmente, è in atto un'intensa campagna promozionale, imperniata sulla centralità geografica della terra di Borgogna, equidistante da tutte le grandi capitali finanziarie e industriali europee e ottimamente servita dalle vie di comunicazione, volta a convogliare qui investimenti esteri. 

I CAPITELLI DELL’ABBAZIA DI VÉZELAY

Un percorso breve (poco più  di sessanta metri), ma denso di significati simbolici attende il visitatore della chiesa abbaziale in  cui la tradizione vuole siano conservate le spoglie di Maria Maddalena: dal nartece, punto di raccolta dei pellegrini, lungo la navata centrale fino alla zona absidale, si svolge un cammino dalle tenebre del mondo alla luce di Dio. Un cammino che ha le movenze di un itinerarium mentis in Deum illustrato da un apparato decorativo che prende avvio   dal portale centrale (con san Giovanni Battista  e gli apostoli) e dal suo gran timpano (il cui  soggetto è "La missione degli apostoli dominati dal Cristo in gloria") e che si dipana negli splendidi capitelli della navata. Ognuno di essi costituisce una piccola"stazione"della cultura religiosa medievale. Vi appaiono scene dall'andamento più narrativo, tratte dall'Antico e dal Nuovo Testamento e dalle leggendarie vite dei santi (con gli immancabili episodi di tentazione e di lotta senza quartiere tra il Bene e il Male). Accanto a questi, a istruzione del pellegrino, compaiono capitelli con figure allegoriche; vi spiccano le rappresentazioni dei vizi personificati, i cui corpi portano ben visibili i segni del peccato. Una vera e propria biblioteca di pietra, nella quale non mancano né elementi più vicini alla tradizione popolare, come  i mostri dei bestiari, né echi della cultura figurativa alta, rintracciabili nei semplici motivi decorati e nello sforzo di dare volume alle figure.  Come nei romanzi medievali, dove il cavaliere mosso dalla sua volontà di ricerca affrontava ogni genere di  prova, allo stesso modo i capitelli di Vézelay, mescolando gesto  quotidiano e stupori ieratici,  disegnano un percorso di  purificazione costellato di ammonimenti ed esempi da  seguire per il buon cristiano.

 

NOTIZIE UTILI:    da prendere nota

·       Maison de la France Ente Nazionale Francese per il Turismo via Larga 7 20122 Milano, tel. 166 116 216 (a pagamento: lire 2540 + IVA al minuto), fax 02 58 186222,

·       Comité Régional du Tourisme de Bourgogne Conseil Régional - B.P. 1602 F 21035 Dijon Cedex, tel. 0380905000, fax 03 80305945.

·       Ambasciata di Francia in Italia piazza Farnese 67 00186 Roma, tel. 06 686011, fax 06 68601-460.

·       Ambasciata d'Italia in Francia 47 rue de Varenne 75343 Paris, tel. 01 49540300, fax 01 47421974.

·       Consolato d'Italia in Borgogna  28 rue Jeannin 21000 Dijon/Digione, tel. 03 80662730, fax 03 80653607. 

FORMALITÀ

Per l'ingresso in Francia, come per gli altri Paesi dell'accordo di Schengen, è sufficiente la carta d'identità. 

VALUTA

L'unità monetaria  è l'Euro  €.

QUANDO ANDARE

La stagione d'oro di tutte le grandi regioni vinicole è l'autunno e la Borgogna non sfugge alla regola. Da settembre a novembre le giornate sono in prevalenza assolate e l'aria frizzante con venature malinconiche, ideale per abbandonarsi ai piaceri della tavola e della cantina. Le giornate d'estate sono molto calde, spesso afose, e una visita in questo periodo esige spirito di adattamento. Da non scartare l'ipotesi di una vacanza invernale: le giornate sono spesso assolate e la bassa temperatura è un complice ideale per lasciarsi andare ai peccati di gola. 

TELEFONARE

• Per chiamare dall'Italia in Borgogna, comporre 0033, seguito dal prefisso locale senza lo O iniziale, quindi il numero telefonico desiderato.

• Per chiamare dalla Borgogna in Italia, comporre 0039 seguito dal prefisso locale italiano compreso lo O iniziale, quindi il numero telefonico desiderato. 

COSA ACQUISTARE

Non c'è luogo più felice della Borgogna per praticare lo shopping gastronomico. Ogni piccolo centro ha le sue specialità da scoprire tanto in raffinate botteghe, quanto in negozietti di paese, oppure sotto le volte in ferro dei mercati coperti e sulle bancarelle di quelli rionali. Oltre i vini e le ghiottonerie, vale la pena andare a caccia delle ceramiche di Digione, di Charolles e dei villaggi de La Puisaye o, ancor più preziose, di quelle di Nevers. Da non trascurare le botteghe degli antiquari (ma anche le fiere e i mercatini domenicali) dove, unendo occhio e pazienza, si possono trovare i mobili degli ebanisti di Digione, i cristalli di Le Creusot e gli argenti del Settecento di Beaune, magari firmati con il tampone della "Petite Vierge". 

TIPOLOGIE ALBERGHIERE

Come nella maggior parte dei paesi europei, anche in Francia è in vigore la tradizionale classificazione da una a cinque stelle.

 

INFORMAZIONI:

·       Autun  Office de Tourisme 2 avenue Charles-de-Gaulle, tel. 03 85868038, fax 03 85868049.

·      AUXERRE Office de Tourisme  1 quai de la Republique, tel. 03 86520619, fax 03 86512327.

·       AVALLON Office de Tourisme 4 rue Bocquillot, tel. 03 86341419 fax 03 86342829.

·       BEAUNE  Office de Tourisme  1 rue de l’Hotel-Dieu, tel. 03 80262130, fax 03 80262139.

·       CHALON-SUR-SAÔNE  Office de Tourisme  Square Chabas/boulevard de la République, tel. 03 85483797, fax 03 85486355.

·       CLUNY Office de Tourisme Tour des fromages 6 rue Mercière, tel. 03 85590534, fax 03 85590695.

·       DIJON Office de Tourisme  34 rue des Forges, tel. 03 80441144, fax 03 803090002.

·       JOIGNY Office de Tourisme  4 quai Ragobert, tel. 03 86621105, fax 03 86917638.

·       MÂCON Office de Tourisme  1 pl. ST-Pierre, tel. 03 85210707, fax 03 85409600.

·       NEVERS Office de Tourisme  Palais Ducal, rue Sabatier, tel. 03 86684600, fax 03 86684598.

·       PARAY-LE-MONIAL Office de Tourisme 25 avenue Jean Paul II , tel. 03 85811092, fax 03 85813661.

·       SENS Office de Tourisme place Jean-Jaurès, tel. 03 866551949, fax 03 86642418.

·       TOURNUS Office de Tourisme    2 place Carnot, tel. 03 85511310, fax 03 853221821.

·       VÉZELAY  Office de Tourisme  rue St-Pierre, tel. 03 86332369, fax 03 86333400.

 

EVENTI :

·       autun

Agosto. Nel teatro romano, sei grandi rappresentazioni storiche intitolate "Il était une fois Augustodunum " con oltre 600 figuranti in costume.

·       auxerre

Giugno-settembre. Nella cattedrale, ogni sera si rappresenta la rievocazione storica "Les grandes heures d'Auxerre".

·       beaune

Luglio. Festival Internazionale della Musica Barocca: si perpetua la tradizione musicale della corte di Borgogna.

Novembre, terza domenica. Seconda giornata della fiera gastronomica "Les Trois Glorieuses", con vendita dei vini degli Hospices de Beaune (le altre due giornate a Clos-de-Vougeot e a Mersault).

·       chablis

1° maggio. "Les Pastorales chablisiennes": festa popolare con degustazione delle specialità eno-gastronomiche della zona.

·       chalon-sur-saône

Luglio. Festival degli Artisti di Strada.

·       chenÔve

Metà settembre. Fête de la Pressée: presso Digione, degustazioni e animazioni intorno agli storici torchi da vino dei duchi di Borgogna.

·       clos-de-vougeot

Novembre, terzo sabato. A Vougeot, prima giornata della fiera gastronomica itinerante  "LesTrois  Glorieuses" (le altre due giornate si svolgono a Beaune e a Mersault).

·       cluny

Agosto. Festival musicale "Les grand heures de Cluny", nella famosa abbazia.

·       digione

Settembre. Festival del Folclore.

Dicembre. Salone dell'Artigianato.

·       meursault

Luglio-agosto. Festival musicale dei Grands Crus "Da Bach a Bacco".

Novembre, lunedì dopo la terza domenica. Terza giornata della fiera gastronomica itinerante "Les Trois Glorieuses" (le altre due giornate si svolgono a Clos de Veugeot e a Beaune).

·       VÉZELAY

22 luglio. Pellegrinaggio a Ste-Madeleine.