PELOPONNESO

 

Patrasso • Diakoftó • Kalávrita • Corinto • Nemea • Epidauro • Ligourió • Náuplia • Tirinto • Argo • Micene • Sparta • Mistrá • Monemvassiá • Neápoli • Il Máni Koróni • Methóni • Pílos • Gargaliáni • Messene • Andrítsena • I villaggi montuosi dell'Arcadia • Olimpia.

La vasta penisola del Peloponneso, estremità meridionale della Grecia continentale, ha la curiosa forma di una mano o meglio di una foglia di gelso, tanto che è stata chiamata anche Morea (da "mora"). È un paese di altipiani e di montagne digradanti in vallate e in fertili pianure verso le coste che offre un paesaggio naturale e architettonico molto vario. Lungo il litorale, spiagge sabbiose e promontori rocciosi, porti e città neoclassiche, franco-bizantine e veneziane. Sulle colline, i siti antichi e medievali. Nell'interno, aspri monti coperti di conifere, gole selvagge, severi villaggi e monasteri arrampicati sui dirupi. Questa terra, che ospita un così straordinario patrimonio naturale e monumentale, fu anche una delle principali roccaforti della guerra d'indipendenza contro i turchi. 

IL CLIMA

II clima è mediterraneo sulle coste e continentale nelle zone interne dove i venti da ovest portano piogge abbondanti e neve sulle montagne. Molto più secco è il versante orientale, in particolare l'Argolide.

la  MORFOLOGIA

II Peloponneso in tempi molto antichi era un'isola. Poi gli assestamenti geologici lo unirono e quindi lo divisero di nuovo dal continente. Infine il mare, ritirandosi, formò l'istmo di Corinto. L'apertura del canale tra il Mare Egeo e il Mare Ionio alla fine dell'Ottocento l'ha di nuovo trasformata, questa volta però artificialmente, in un'isola. È una terra prevalentemente montuosa. A nord, nella regione dell'Acaia, il monte Chelmós raggiunge i 2440 m. Al centro il gruppo montuoso dell'Arcadia si ramifica in suggestivi monti e valli che danno vita a un tipico, quieto paesaggio pastorale, formato da pascoli e foreste. A sud, nella Laconia, il "pentadactilo" Taigeto con i suoi cinque picchi raggiunge i 2407 m. Il carattere carsico rende la penisola in gran parte sterile, con torrenti che spariscono nella terra per riapparire lontano presso le coste. La pianura di Argo, dove fiorirono Micene e Tirinto circondate da una fertile pianura, è oggi arida come l'Attica e il fiume Eurota, sempre nell'Argolide, va a morire fra le sabbie del litorale. La Messenia, che Euripide definiva "'Kalokarpo" ("ricca d'acqua che scorre"), è invece verde e fertile grazie al Pamisos, un fiume in parte navigabile. 

LA STORIA

Nel Peloponneso durante l'età del Bronzo fiorì la civiltà micenea che raggiunse il massimo splendore nella cosiddetta epoca dei Palazzi del secondo millennio a.C., con le ricche e potenti città di Micene e Tirinto, e poi con la città di Argo. Dopo un periodo di grande impoverimento culturale e materiale, il I millennio a.C. è caratterizzato dalla nascita delle città-stato e il V e IV secolo a.C. da un rinnovamento artistico e politico accompagnato da conflitti come quello tra Sparta e Atene (guerra del Peloponneso). Dal 338 al 168 a.C. la penisola fa parte, come tutta la Grecia, dell'impero di Alessandro Magno e dei regni in cui si scompose. E’ il periodo ellenistico, straordinario per la diffusione della cultura greca in tutti i territori devono passare ancora 2000 anni di dominio straniero prima che la Grecia possa tornare un'entità politica autonoma, dall'egemonia romana a quella bizantina (quando venne spartita tra veneziani, genovesi e franchi), dalla dominazione turca al protettorato delle potenze alleate (inglesi, francesi e russi). La Morea fu la prima regione dello stato greco moderno a diventare libera, nel 1829, grazie alla partecipazione attivissima dei suoi fieri abitanti alla lotta per l'indipendenza. La bandiera della rivolta venne issata per la prima volta nel 1821 a Moní Agías Lávras vicino a Kalávrita, e fu di fronte a Pílos che si svolse nel 1827 la battaglia navale di Navarino in cui gli alleati inglesi, francesi e russi sconfissero i turchi aprendo la strada all’indipendenza greca. 

L’ARTE

Al periodo dei Palazzi risalgono i resti di Tirinto e Micene e i manufatti ritrovati nelle tombe di Micene, tra cui maschere e gioielli d'oro, conservati nel museo di Náuplia. Nel palazzo di Nestore sono state ritrovate le note tavolette in Lineare B, prime testimonianze scritte della lingua greca (Museo di Chóra, presso Gargaliáni). Al periodo delle città-stato risalgono gli esempi dei famosi vasi su cui sono raffigurate anche le nuove tecniche militari come la formazione "a falange", e conservati nel Museo di Corinto, il busto di Leonida, il re spartano sconfitto dai persiani alle Termopili (Museo di Spara), i resti delle città di Messene e il santuario di Asclepio a Epidauro con il suo teatro tuttora funzionante. Del periodo romano gli scavi hanno portato in luce a Corinto i resti dell'antica città rifondata nel 44 a.C., da Giulio Cesare dopo la distruzione, nel 146 a.C., operata cento anni prima dagli stessi romani. Del periodo bizantino restano la  cittadina di  Mistrá, oggi disabitata, le imponenti fortezze di Acrocorinto e Monemvassía, le case-torre del Máni, e una quantità di conventi e chiese sparse un po' ovunque. 

L'ECONOMIA

La risorsa principale della penisola é l'agricoltura. Si esporta olio di oliva, agrumi, vini da taglio, uva da tavola per lo più secca. Un'importante fonte di valuta straniera pregiata è il turismo. 

LA FLORA

Imponenti cipressi caratterizzano le zone collinari mentre i pendii spogli e gli speroni rocciosi delle coste sono coperti di maquis e di frìgana bassa e legnosa come la ginestra spinosa che fiorisce con le piogge in primavera e in autunno. La varietà di piante è straordinaria e va dagli alberi da frutto come viti, gelsi, aranci, limoni e soprattutto ulivi, agli abeti, alle querce, ai pini di Aleppo e alle palme.

 

NOTIZIE UTILI

     da prendere nota

·       E. O. T.  Ente Nazionale Ellenico per il Turismo

• via L. Bissolati 78/80 00187 Roma, tel. 06 4744249-06 4744301,  fax 06 4883905.

• piazza Diaz 1 20123 Milano, tel. 02 860470-02 860477 fax 02 72022589.

·       Ambasciata di Grecia in Italia via Mercadante 36 00198 Roma, tel. 06 8549630 fax 06 8415927.

·       Ambasciata d'Italia in Grecia Sekéri 2 10674 Athinai/Atene, tel. 01 3617263  fax 01 3620740.

·       Consolato d'Italia in Grecia Meándrou 19 11528 Athinai/Atene, tel. 01 7239045 fax 01 7249117. 

QUANDO ANDARE

Le stagioni ideali per visitare il Peloponneso sono la primavera, l'estate fino a metá luglio e l'autunno. Da evitare l'inverno da novembre in poi, perché freddo e piovoso, e l'estate da metà luglio a fine agosto, perché troppo calda. Aprile e l'inizio di maggio offrono i momenti migliori in coincidenza con le feste del Carnevale e della Pasqua greca. 

FORMALITÀ

Per l'ingresso in Grecia, così come negli altri stati europei dell'accordo di Schengen, basta la carta d'identità. 

VALUTA

L'unita monetaria locale è la Dracma (Dr). 1 Dracma vale circa 6 Lire (ci vogliono 324,400 Dr per 1 Euro). Ci sono banconote da 10000, 5000, 1000, 500 Dr. Le monete sono da 100, 50, 20,10,5,2 e 1 Dr. 

FUSO ORARIO

La Grecia è avanti di un'ora rispetto all'Italia. Anche qui in estate, contemporaneamente all'Italia, entra in vigore l'ora legale. 

TELEFONARE

• Per chiamare dall'Italia nel Peloponneso comporre 0030 seguito dal prefisso locale senza lo 0 e quindi il numero telefonico desiderato.

• Per chiamare dal Peloponneso in Italia comporre 0039 seguito dal prefisso locale italiano compreso lo 0 iniziale e quindi il numero telefonico desiderato. 

COSA ACQUISTARE

Esportare pezzi d'antiquariato dalla Grecia è proibito ma si possono acquistare riproduzioni di antichi oggetti d'arte di ottima qualità: bronzi, figure cicladiche, geometriche e corinzie, vasi dipinti, così come vecchi gioielli e tessuti. Belli gli oggetti in legno d'ulivo come culle, ciotole e sculture, manufatti in pelle e i pesanti maglioni di lana. Oggetti comuni della cultura popolare sono le stampe su sughero e i tipici guanti usati per la raccolta del grano. Anche la gola vuole la sua parte: ottimi sono i vini rossi di Nemea e il Mavrodaphne, dolce, della zona di Patrasso. 

TIPOLOGIE ALBERGHIERE

Le categorie alberghiere in Grecia sono: Lusso (L) più altre cinque in ordine decrescente contrassegnate da lettere (A, B, C, D ed E), corrispondenti in sostanza alla classificazione in stelle.

 

INFORMAZIONI:

·       NÁUPLIA/NÁFPLIO  Ufficio del Turismo platía 25 Martíou, tel. 0752 24444.

·       OLIMPIA  Ufficio del Turismo Praxitelous Kondili, tel. 0624 23100-0624 123125.

·       PÁTRA/PATRASSO  E.O.T., Ufficio del Turismo Iroon Politechniou 110 Glifada, tel. 061 653358, fax 061 423866.

 

EVENTI:

·       PELOPONNESO

Gennaio. Per l'Epifania, il 6 gennaio, lungo i fiumi e nelle località di mare si svolgono suggestive cerimonie per la benedizione delle acque i giovani si tuffano per recuperare le croci gettate nell'acqua dai sacerdoti.

Aprile. Si festeggia un po' ovunque il Venerdì Santo, il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua con spettacolari processioni alle chiese, a testimoniare il profondo legame tra la Grecia moderna e le sue radici più profonde. Il venerdì, dopo la messa di mezzanotte i fedeli tornano a casa reggendo le candele accese simbolo della resurrezione. Il sabato notte e la domenica, dopo la messa, si festeggia nelle case con uova dipinte di rosso e piatti tradizionali come l'agnello arrosto.

Dicembre. Nelle chiese dei paesi di mare si festeggia il 6 dicembre Agios Nikolaos, il santo patrono dei marinai,dei viaggiatori, dei bambini e degli orfani.

·       EPIDAURO

Luglio-settembre. Nel famoso teatro antico di Epidauro, costruito nel IV secolo a.C. e oggi noto in tutto il mondo, oltre che per il suo perfetto stato di conservazione, anche per la sua eccezionale acustica, si svolge il celebre festival teatrale al cui successo contribuì molto anche la grande Maria Callas cantandovi la Norma di Bellini. Assistere qui alla rappresentazione di una commedia o di una tragedia andata in scena 2500 anni prima è un'emozione che pochi luoghi al mondo sanno dare.

·       olimpia

Agosto. Nel villaggio di Litochoro, presso Olimpia, ha luogo il Festival di Olimpo con una serie di eventi culturali ospitati nel bel castello franco splendidamente restaurato di Platamona.

·       patrasso

Febbraio. Nelle tre settimane che precedono la Quaresima si festeggia in grande stile il Carnevale in tutta la Grecia. Quello di Patrasso è uno dei più vivaci, con parate, musica e danze in costume.

30 novembre. Si celebra una lunga liturgia per Agios Andreas, il santo patrono della città, nella ricca cattedrale a lui dedicata.