NOSTRA SIGNORA AUSILIATRICE - Szeged

Questo santuario, posto al sud del Paese, è particolarmente legato alla dinastia Hunyadi, da cui discende il famoso Mattia Corvino (1458-1490).  

Fu proprio lui a iniziare i lavori per la riedificazione della chiesa e del convento  francescano.  

Essa era dedicata alla Madonna della neve e vi si venerava una copia dell'immagine di Santa Maria Maggiore.  Dopo la battaglia di Mohács la chiesa fu data alle fiamme dai turchi, ma un fedele coraggioso riuscì a salvare l'immagine e a portarla a Makora, dove rimase definitivamente.  

Una cinquantina di anni dopo, la chiesa fu restaurata e vi fu posta in venerazione un'immagine della Beata Vergine ausiliatrice, che un gruppo di fedeli fuggiti da Csanad portava con sé.  

Poco dopo un nuovo incendio distrusse la chiesa e l'immagine fu fortunosamente sottratta alle fiamme e nascosta in una palude.  

A ritrovarla, verso il 1630, fu un cavaliere turco: riconosciuta nell'immagine la "Grande Signora" dei cristiani, egli fu preso da soggezione e la portò al convento francescano di Szeged, ingiungendo ai frati di tributarle il dovuto onore.  

In tal modo il santuario, nonostante la dominazione turca, poté nuovamente fiorire, divenendo famosissimo e molto frequentato dai popoli balcanici.  

La tradizione popolare e le cronache del convento sono molto ricche di racconti circa i vari interventi prodigiosi della Vergine.  

L'ottimo stato di conservazione dell'immagine, nonostante tutte le vicissitudini subite, è fonte di grande stupore.