NOSTRA SIGNORA DI BISTRICA - Marija Bistrica
Il santuario di Marija Bistrica, situato a circa 35 km da Zagabria in direzione nord-est, domina nella Croazia settentrionale per la sua bianca mole che fa un vivido stacco al verde cupo delle foreste e dei boschi circostanti.
La località di Bistrica è ricordata nella storia croata fin dall'anno 1334 per il castello feudale del conte Vratislav e la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo, dove si cominciò a venerare, a partire dalla prima metà del 1500, una statua in legno della Madonna col Bambino Gesù, portatavi dalla cappella di Vinski Vrh, situata su una collina (del vino) a 3 km.
Ma, quando nel 1545 i Turchi invasero la regione, il parroco, per non lasciarla profanare, la murò sotto il coro della chiesa parrocchiale. Venuto a morire poco dopo senza aver rivelato il nascondiglio ad alcuno, nel 1588, il suo successore, padre Lukac, una sera vide in chiesa una strana luce proveniente dal coro. Incuriosito, con alcuni parrocchiani si mise a scavare sul luogo e con grande meraviglia e gioia ritrovò la sacra immagine e l'espose alla venerazione dei fedeli, accorsi numerosi alla notizia della scoperta.
Nel 1650 i Turchi invasero ancora una volta tutta la Croazia e, davanti al pericolo, il nuovo parroco di Bistrica, come il suo predecessore, fece murare anch'egli la statua dietro al coro, lasciandola così abbandonata per diversi anni. Ma, il 16 luglio 1684, essa fu ritrovata dal parroco Pietro Brezaric, illuminato da un'apparizione: egli vide dall'altare avanzare una donna vestita di azzurro con in mano una candela accesa, la quale gli disse; "Prega con tutto il popolo perché io possa ricuperare la vista".
Da allora il culto riprese vigore di anno in anno e si sviluppò straordinariamente anche per varie guarigioni miracolose di anime e di corpi. Tanto per portare un esempio, si legge nella storia del santuario che, mentre 7 cristiani erano prigionieri nella fortezza di Kaniza, occupata dai Turchi, videro in sogno la Madonna che disse loro: "Non temete, figli miei, ma abbiate fiducia, poiché io ho riacquistato la vista a Bistrica dove ero stata cieca per oltre 40 anni. Fate il voto di recarvi laggiù in pellegrinaggio e riavrete la libertà". Non appena essi ebbero fatto il voto, caddero le loro catene, si aprì la porta della prigione e poterono uscirne.
Anche senza alcuna difficoltà varcarono le porte della città e con immensa gioia si recarono a Bistrica per ringraziare la loro liberatrice. Il parroco dell'epoca, Andrea Susic, prese allora l'iniziativa di tenere un "libro dei miracoli" in cui, dal 1688 al 1786, furono registrati 1.109 prodigi.
Nel 1715, per mostrare la devozione popolare alla Madonna, l'Assemblea Nazionale del popolo croato decise all'unanimità di costruire un grande altare "ex voto" in Bistrica.
Nel 1721, la stessa Assemblea decretò la costruzione di una strada per facilitare i pellegrinaggi al santuario dalla Posavina e da Zagabria, dall'Ungheria e dalla Slovenia. Il vescovo di Zagabria, mons. Giorgio Branjug, allargò la chiesa, divenuta ormai troppo piccola per l'afflusso dei pellegrini e la dedicò alla Madonna della Neve il 13 luglio 1731.
Così l'antica chiesa dei Santi Pietro e Paolo divenne il santuario della Madonna di Bistrica, e lo stesso Paese si chiamò da quel momento Maria Bistrica. Nel 1880 la chiesa andò quasi del tutto distrutta in un incendio; si salvarono solo l'altare maggiore e la statua.
Una nuova chiesa venne prontamente edificata in stile neorinascimentale con un magnifico portico e aperta al culto nel giro di qualche anno. In seguito essa fu convenientemente attrezzata per ricevere i pellegrini sempre più numerosi, fino alle grandi folle attuali.
Marija Bistrica, anche per la sua vicinanza a Zagabria, la capitale della Croazia che dista 35 chilometri, costituisce il cuore della nazione ed è la sede delle principali manifestazioni religiose a carattere nazionale. I papi di Roma dal loro canto hanno manifestato la loro simpatia per il santuario: Benedetto XIV (1740-1758) accordò un'indulgenza plenaria ai pellegrini.
Clemente XIII (1758-1769) diversi privilegi e Pio XI (1922-1939), nel 1923, concesse alla chiesa il titolo di "Basilica Minore" e, nel 1935, fece incoronare la statua dal Capitolo Vaticano. Nell'agosto dello stesso anno il 13° Congresso internazionale mariano svoltosi a Marija Bistrica contribuì ad allargare nel mondo la conoscenza del santuario, che la Conferenza Episcopale Croata aveva dichiarato qualche mese prima "Santuario nazionale".
A questo santuario sua eminenza il cardinale Luigi Stepinac (1898-1960), l'eroico arcivescovo metropolita di Zagabria, riabilitato dal Parlamento della Croazia indipendente in data 14 febbraio 1922, prima di essere incarcerato (11 ottobre 1946) ogni anno si recava a piedi, guidandovi un pellegrinaggio delle città di Zagabria e pronunciandovi commoventi omelie.