La devozione del santo Rosario
Con l'arrivo dei Domenicani fu diffusa la devozione del santo Rosario, che divenne il sostegno più efficace delle famiglie. Senza timore di esagerazione la recita del Santo Rosario divenne presto comune in Irlanda. I marinai lo recitavano prima di affrontare i rischi del mare; i pescatori prima di gettare le loro reti; le famiglie a sera e attorno al letto di un morente. Quando nel XIX secolo l'emigrazione disperse gli Irlandesi nel mondo, in lontane regioni sprovviste di sacerdoti cattolici, il Rosario sostituì la S. Messa: gli sfortunati, calcolando l'ora della Messa festiva nella loro patria, s'inginocchiavano e recitavano il S. Rosario all'unisono con i fratelli più felici restati a casa loro con ogni assistenza religiosa. La saldezza della fede in tante accanite persecuzioni e il conseguimento dell'indipendenza nazionale non spiegabili da leggi naturali deve attribuirsi al s. Rosario e alle confraternite del Rosario. Durante l'insurrezione del 1916 i soldati lo recitavano con grande raccoglimento in carcere e sulle vie di Dublino e un pubblico numeroso davanti ai muri delle prigioni. I leaders politici confidavano nella Vergine potentissima e la invocavano nei momenti più critici della loro lotta per l'indipendenza. Così durante la guerra contro Elisabetta (1533-1603) i soldati digiunarono in onore della Madonna alla vigilia dell'Assunta e proprio in questo giorno riportarono un'importantissima vittoria sulle montagne di Curlew. Nel giugno del 1646 Owen Roe O'Neill, divenuto comandante supremo dell'esercito irlandese, a Benburb mise in fuga il generale scozzese Munroe, inviato dal Parlamento inglese, adottando come grido di guerra "Sancta Maria". La confederazione di Kilkenny, che ne seguì, ebbe sul suo stendardo la Vergine e il Bambino, circondati da un rosario. In un'adunanza generale dell'anno successivo si proclamò la Madonna "Protettrice del Regno d'Irlanda". Successivamente, quando le truppe di Oliver Cromwell ebbero il sopravvento e si dimostrarono talmente spietate da percorrere tutta l'isola, radendo al suolo ogni segno di culto cattolico (edicole, cappelle, chiese, conventi) restarono solo i pozzi sacri e le sorgenti accanto alle chiese distrutte. I fedeli seguitarono a frequentarli, facendo, secondo la tradizione, tre giri attorno, spesso a piedi nudi o anche in ginocchio, e recitando il Rosario e particolari preghiere. L'acqua poi, ritenuta come santa, veniva attinta e portata a casa.
La Legione di Maria
La
Legione di Maria,
considerata l'espressione più bella della vitalità dell'Irlanda e uno dei
principali fattori dell'universale rinascita mariana della nostra epoca, fu
fondata a Dublino il 7 settembre 1921 da Frank Duff (†1980). Pur così recente,
essa si è estesa nel mondo intero per il suo carattere di devozione a Maria in
quanto comunione vivente e non culto puramente formale, forza di vita e non
stasi di sterili sentimenti tradizionali. Infatti scrisse il fondatore, una
devozione a Maria non può essere passiva, inerte, senza riflessi nella vita
del prossimo. Amare è agire. Perciò si esige dai membri di riunirsi ogni
settimana, di recitare determinate preghiere, di soccorrere gli indigenti o i
rifiuti della società, di rieducare e ricondurre nella via maestra i lontani e
ridonare ai cattolici indolenti il senso della loro dignità e responsabilità.
Un
compito arduo senza dubbio!... Eppure la Legione è divenuta presto un albero
gigantesco, i cui rami si estendono in tutto il Mondo. Dall'Irlanda, nel 1928,
penetrò nella Scozia e nel 1929 nell'Inghilterra.
Nell'arco
di un ventennio dalla sua fondazione, fu diffusa in India, in Cina, negli Stati
Uniti, in diversi Paesi dell'America Latina e del Medio Oriente, in Australia,
in Africa, come anche in Europa, dalla Danimarca e dalla Norvegia fino alla
Spagna. Attualmente la Legione è presente in oltre 1.500 diocesi del mondo e
trova i suoi migliori apostoli nei cittadini di sangue irlandese che la
disumana persecuzione anglicana dei secoli passati ha disperso in tutti i
continenti.
Cuore
Immacolato di Maria
II
15 agosto 1943, ancora tra l'infuriare della seconda guerra mondiale, su
invito della gerarchia cattolica, ogni parrocchia e ogni diocesi fu consacrata
al Cuore Immacolato di Maria. Come conseguenza sorse una miriade di piccoli
focolari mariani in ogni parrocchia: altari dentro le chiese e all'aperto,
edicole nei crocevia, grotte di Lourdes lungo le strade, recinti sacri con
immagini
dei quindici misteri del Rosario.
Con
l'anno mariano del 1954 presero grande sviluppo le novene mariane, soprattutto
quella del Perpetuo Soccorso, celebrata nelle chiese dei Redentoristi. Infatti
nel santuario di Limerick la novena che precede la festa del 24 giugno è così
frequentata che viene ripetuta fino a più di dieci volte nel corso della
stessa giornata.
La
collina di Maria
Con
l'andare degli anni il santuario di Knock è stato conosciuto come Knock
Muire, "la collina di Maria", e la devozione all'immagine
venerata si è molto diffusa in tutta l'Irlanda e in America e in Australia dove
vivono molti emigrati irlandesi. I pellegrinaggi sono continui; anzi, si può
dire che non c'è giorno dell'anno che trovi Knock senza pellegrini. Nell'agosto
del 1940 ben 50 mila persone parteciparono al pellegrinaggio nazionale per la
pace del mondo e la salvezza dell'Irlanda, e, in unione con la Messa solenne di
chiusura, si celebrarono in tutto il territorio irlandese oltre 10 mila sante
Messe. Nel 1954, in occasione dell'anno mariano, un milione di pellegrini
visitò il santuario e acclamò Maria la cui statua fu solennemente incoronata
per volere del sommo pontefice Pio XII. Nel 1957 il santuario fu affiliato alla
basilica di S. Maria Maggiore a Roma e ai pellegrini furono concesse speciali
indulgenze.
Un
nuovo santuario
Così
a Knock, divenuto meta e centro di devozione per pellegrini irlandesi e di
molti altri Paesi, in questi ultimi anni si è pensato di costruire un nuovo
santuario. Iniziato nel 1973 con la prima pietra benedetta da Paolo VI, fu inaugurato
il 18 luglio 1976 dall'arcivescovo Joseph Cunnane.
L'opera è riuscita veramente incantevole per la sua bellezza artistica e architettonica e grandiosa tanto da poter accogliere circa 15 mila persone. Oltre all'altare, protetto da un tetto di rame e sormontato da una grande corona d'oro, vi sono altre cinque cappelle dedicate a Nostra Signora di Knock, a S. Giuseppe, a S. Giovanni evangelista, al Sacro Cuore di Gesù e a S. Colombano. Per le celebrazioni all'aperto si è provveduto con un altare addossato al campanile e rivolto verso un immenso prato verde, capace di ricevere il milione di pellegrini che vi si recano ogni anno e soprattutto gli ammalati dei quali non mancano le guarigioni durante la cerimonia della benedizione. La vecchia chiesa è stata conservata intatta.
Inno a Maria (X secolo) "O
sublime Maria , Maria, grande fra tutte le Marie. Tu
sei la più grande delle donne, Regina
degli Angeli, Sovrana
dei cieli, Donna piena e ricolma della grazia dello Spirito Santo. Benedetta
e tre volte Benedetta, Madre d'amore e
di clemenza, Madre
della luce d'Oro. Onore del Cielo, Segno di Pace, Porta
del Cielo, Scrigno d'Oro, Seggio d'Amore e di Misericordia, Tempio della
Divinità... , Tempio
del Dio vivente, Trono regale della
Città eterna, Santuario dello Spirito Santo... , Regina della Vita, Scala del Cielo".
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Antico inno gaelico dedicato alla Madonna Donna santa è la gloriosa
Vergine Maria. Madre dei Re dei re di tutti i
tempi. Copiosi sono sempre i suoi
doni. Donna generosa con tutte le
genti. Donna del retto cammino. Donna forte che il senno inspira. Donna gentile più dell'oro
fulvo. Donna che ammansa l'ira dei
re. Luce agli occhi dei ciechi. Potente lassù, in cielo. Mia forza contro il nemico. Mio scudo in ogni battaglia |
Nel 1932, il papa Pio XI, nel suo
radiomessaggio al congresso eucaristico di Dublino, proclamò, per primo, Maria
"Regina dell'Irlanda". Papa
Giovanni XXIII e Papa Paolo VI Giovanni
XXIII, nel 1960, offrì al santuario un bellissimo cero, quel dono che viene
dato tradizionalmente dai papi ai più celebri santuari mariani del mondo.
Paolo VI rinnovò i privilegi e al termine della terza sessione del Concilio
Vaticano II volle che il vescovo di Knock celebrasse la S. Messa con lui e con
gli altri vescovi che avevano in custodia i più famosi santuari mariani nel mondo. Papa Giovanni Paolo II Nell'anno centenario dell'apparizione, il 30 settembre 1979, il papa Giovanni Paolo II visitò il santuario di Knock, donò una rosa d'oro e nel suo discorso celebrò le glorie cristiane dell'Irlanda e rivolse un'affettuosa preghiera alla Madre di Dio, dicendo tra l'altro: "Regina dell'Irlanda, Maria Madre della Chiesa celeste e terrestre, Máthair Dé, conserva l'Irlanda fedele alla sua tradizione spirituale e alla sua eredità cristiana. Aiutala a rispondere alla sua missione storica di portare la luce di Cristo alle nazioni e di lavorare alla gloria di Dio". Lo stesso pontefice all'Angelus domenicale del 13 marzo 1988 in piazza S. Pietro parlò del santuario di Knock come punto di riferimento della devozione mariana del popolo irlandese ed invitò tutti i pellegrini presenti a supplicare la Regina della Pace per la sospirata riconciliazione tra cattolici e protestanti: "Invito tutti voi che mi ascoltate a pregare con me la Madonna di Knock, la Regina Pacis per l'amata terra d'Irlanda, affinchè il suo popolo rimanga sempre fedele alla vocazione cristiana, che ne ha così profondamente permeato la storia. Vi invito a pregare perché nella stessa terra di s. Patrizio cessi la violenza politica e terroristica, che da quasi vent'anni sta causando morte e sofferenza sia nella comunità cattolica che in quella protestante.Perciò ci auguriamo che nell'affettuosa devozione a Maria, Madre e Regina, il giovane stato irlandese e la sua chiesa secolare possano trovare lo stimolo più potente per la loro missione apostolica nel mondo e il cemento più solido per la loro riconciliazione nazionale".
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