Alcobaça deriva il suo nome dai due fiumi, l'Alcoa e il Baça, che bagnano la valle in cui è situata la celebre abbazia cistercense di Santa Maria con la grandiosa chiesa dedicata all'Assunta. Fu fondata verso il 1552 dal re Alfonso Henriquez in riconoscenza della presa di Santarem ai musulmani. Nel Medioevo Alcobaça fu popolata da centinaia di monaci, che tenevano la prima scuola pubblica del regno. L'abate era uno dei più alti dignitari del Paese: donatario della corona, grande elemosiniere, consigliere del re, governatore di tredici città, tre porti di mare e due castelli.Il monastero è il primo edificio gotico portoghese e la chiesa è stata definita da E. Bertaux (1869-1917), noto storico d'arte francese, la più perfetta e maestosa che i monaci cistercensi abbiano eretto in tutta l'Europa. Le navate, dalle proporzioni impressionanti, sono di una nudità austera, senza ornamenti, né cappelle laterali, né gallerie di circolazione, nessun ostacolo che possa impedire al devoto visitatore di spaziare con lo spirito alla ricerca di Dio e di S. Bernardo. In ciascuno dei transetti si ammirano i bei mausolei d'Inés de Castro (†1361) e del re Pietro I (†1367). Le due statue giacenti sono poste piedi contro piedi, perché, secondo la leggenda, si trovino a faccia a faccia e gli occhi negli occhi nel giorno della Resurrezione. Nell'ultima galleria del "Chiostro del Silenzio" una nicchia custodisce la statua policroma di Nossa Senhora da Alcobaça del XVI secolo. Alcobaça, una volta popolato da centinaia di religiosi, ha avuto un 'importanza politica e culturale enorme, soprattutto nel Medioevo, quando i suoi monaci non solo venivano chiamati a ricoprire importanti cariche pubbliche, ma curavano l'istruzione e promuovevano l'agricoltura e le arti.  I monaci non ci sono più da tempo, ma il luogo è rimasto intatto, testimone della fede e delle glorie dei tempi eroici dei Portogallo.