L 'ANELLO D ' O R O
Sergiev Posad • Pereslavl'-Zalesskij • Rostov • Il Volga • Jaroslavl'
• Kostroma • Ivanovo • Suzdal' • Vladimir
Quando Mosca era un semplice borgo vassallo e San
Pietroburgo un sogno non ancora sognato, Vladimir, Suzdal', Pereslavl’,
Jaroslavl' e Rostov (le più antiche città di quella porzione della Russia
centrale oggi chiamata "Anello d'Oro") furono protagoniste della
nascita e dell'affermazione di una nuova realtà politica e culturale, destinata
a estendere i confini dell'Europa e ad assurgerne a baluardo contro la minaccia
mongola. Figlia di un popolo legato alla terra come nessun altro del continente europeo, l'anima russa sembra
essersi plasmata nel lontano medioevo sul calco d'egli incomparabili paesaggi in cui le fu dato in sorte di fare
il proprio ingresso nella storia. Una natura sconfinata - talora bruscamente
interrotta da selve impenetrabili e solcata da sterminate masse d'acqua in
movimento incessante che ricordano la transitorietà dell'esistente - forgia
all'attesa, placida ma ferma, di un giorno migliore.
IL
CLIMA
Lontanissima
da tutti i mari, la Russia centrale presenta un tipico clima rigido
continentale. caratterizzato da un lungo inverno, ovattalo dalla spessa coltre
di neve che copre intonsa colline e pianure, una breve estate, che accende di
colori la natura e chi la abita, e la calda malinconia dell'autunno dorato
cantato dai poeti.
GLI STEMMI CITTADINI
I colorati emblemi delle città dell'Anello d'Oro testimoniano di un'antica tradizione urbana, che ha saputo sopravvivere all'interno di un Paese a forte carattere rurale. Raccontano del ruolo svolto dai loro maggiorenti (in quello di Kostroma é raffigurata un'imbarcazione che naviga sul Volga) o riportano antiche leggende (nello stemma di JaroslavI' è raffigurato l'orso sacro ai pagani che qui vivevano, ucciso dal principe Jaroslav il Saggio, conquistatore e cristianizzatore della sponda destra dell'alto Volga).
L'ASPETTO
FISICO
L'Anello
d'Oro racchiude in sé tutta la varietà del paesaggio russo, dalle colline a
oriente della Moscovia. che nei pressi di Suzdal' assumono l’elegante fascino
dei rilievi senesi, alla costante presenza di aree boschive, ai pescosi laghi
dalle limpide acque, alla propaggine settentrionale delle sterminate pianure
comprese tra il Rialto Centrale Russo e le alture del Volga.
LA RELIGIONE
Tanti sono i luoghi sacri della Russia, ma certo quelli compresi all'interno dell'Anello d'Oro, la regione del Paese che più duramente venne colpita dalle invasioni dei tartari, di religione musulmana, testimoniano più di altri l'attaccamento del suo popolo alla religione ortodossa. La rinnovata spiritualità che si è manifestata negli anni Novanta del Novecento, avvertibile ovunque, trova una delle testimonianze più evidenti e significative nel grande flusso di pellegrini che si recano al monastero della Trinità di San Sergio a Sergiev Posad, forse il luogo più santo di Russia, simbolo anche della resistenza nei confronti dei polacchi, di fede cattolica, che invasero la Russia all'inizio del Seicento.
L'ARCHITETTURA IN LEGNO
Dal
contatto con le popolazioni ugrofinniche che si erano stabilite nel Nord, i
russi appresero i segreti della costruzione con il legno. Rapidamente
raggiunsero un'eccezionale perizia, la quale, collegata al perdurare in epoca storica
del tabù del ferro nel Bassopiano Sarmatico, ha dato origine a una particolare
tipologia costruttiva basata
sull'incastro di tutte le strutture edilizie, anche quelle portanti, senza
utilizzo di chiodi. Benché già dal XII secolo non manchino costruzioni in
pietra, la tradizione dell'architettura lignea é giunta fino ai nostri giorni
ed é ampiamente utilizzata tanto in campagna quanto nella costruzione delle
dacie, le caratteristiche casette di villeggiatura che sorgono numerose nei
dintorni delle grandi città.
L’AGRICOLTURA E L’ALLEVAMENTO
Zona
dalla grande tradizione agricola, terra di latifondo, sia ecclesiastico sia
nobiliare, presenta oggi una struttura economica che risente dei settanta e più
anni di comunismo, con un paesaggio fortemente caratterizzato dalla presenza di
vasti e isolati complessi agricoli di tipo cooperativo ( i kolchoz). Non
mancano tuttavia singole fattorie disperse nella campagna, dove nuclei
familiari di contadini praticano un'agricoltura di sussistenza.
I FUNGHI E LE BACCHE
II filo
che unisce passato e presente, affermando attraverso il perpetuarsi delle
attività più antiche lo stretto legame con la tradizione, trova nella raccolta
di quanto fornisce il bosco uno dei rituali più cari alla gente russa. Se per i
contadini, spesso ancora abbigliati nei costumi tradizionali, bacche e funghi
sono una forma di sostentamento talora irrinunciabile, l'aroma di una zuppa o
di una marmellata fatta con quanto si e raccolto la domenica precedente, in
compagnia degli amici, é molto amato anche dalle giovani generazioni ormai
compiutamente urbanizzate.
LE FESTE E LE TRADIZIONI
La fine
del regime sovietico, che aveva combattuto molte espressioni del costume
popolare, ha stimolato una ripresa del folclore più autentico. Un terreno
fertile é stato l'ambiente ancora molto legato alle tradizioni elle
caratterizza diverse città dell'Anello d'Oro. Le manifestazioni di maggiore
interesse si svolgono nel Museo all'Aperto dell'Architettura in Legno di
Kostroma; la festa del grano a giugno e quella delle arti e dei mestieri ad
agosto, quando ogni giorno si svolgono piccoli spettacoli teatrali, balli e
canti folcloristici, mentre gli artigiani della zona danno un saggio delle
tecniche di lavorazione più antiche.
LA PESCA
Importante
risorsa nell'economia del Paese, è però soprattutto uno dei momenti sociali più
amati dagli uomini russi. In riva a fiumi e laghi, o praticando un buco nel
ghiaccio, generalmente in compagnia di amici, nella pesca trovano svago da
problemi familiari e difficoltà economiche.
L ' I N D US T R I A
La
ricca campagna, le antiche tradizioni e la presenza dei principali possidenti
del Paese hanno determinato qui un precoce sviluppo produttivo che ha lasciato
interessanti tracce di architettura industriale, per esempio a Kostroma. Notevole
fu l'impulso dato alle attività manifatturiere della zona negli anni Trenta del
Novecento, gli anni dell'industrializzazione forzata, quando si svilupparono il
polo tessile di Ivanovo (uno dei principali della Russia) e quello meccanico di
Vladimir.
IL
MONACO ANDREJ RUBLËV, GENIO DELLA NUOVA ARTE
Il
maggior iconografo russo nacque probabilmente a Pskov, verso il 1360 e morì a
Mosca nel 1430, nel monastero Spaso-Andronikov, dove fu sepolto. Ebbe una vita
itinerante, spostandosi con il piccolo gruppo dei suoi allievi nei più
importanti monasteri del Paese per pregare e dipingere. I suoi affreschi e le
sue icone rappresentano una svolta nella storia dell’arte e della spiritualità
russa: nonostante l’epoca in cui visse fosse funesta per il Paese, vittima dei
saccheggi dei mongoli invasori, seppe trasfondere alle proprie figure un’aura
di serenità sconosciuta alla tradizione bizantina fino ad allora imperante in
Russia. Il messaggio consolatorio e di fiduciosa speranza che volle dare al
proprio popolo umiliato e ferito è evidente in tutte le sue principali opere.
Nella grandiosa scena del “Giudizio Universale”, dipinta per la cattedrale
della Dormizione di una Vladimir stremata dalle devastazioni, non vi è un volto
che non sia sorridente. L’icona della “Trinità” realizzata per il monastero di
S. Sergio, è simbolo di una Russia che vede la bestialità della violenza
arrendersi davanti alle ieratiche figure dei tre angeli, sublime esempio di
concordia, espressa con perfetto equilibrio compositivo e grande armonia
cromatica. Alla figura di Rublëv il regista Tarkovskij ha dedicato uno dei suoi
film più belli.
NOTIZIE UTILI:
· Comitato
Statale della Federazione Russa per lo Sport e il Turismo via Tirso
90 int. 10 00198 Roma tel. 06 8553892
fax 06 8557749.
· Ambasciata
di Russia in Italia Ufficio Consolare via Nomentana 116 00161 Roma tel.
06 44235625 fax 06 44234031.
· Consolati
Generali di Russia in Italia
• via S. Aquilino 3 20148 Milano, tel. 02 48706041 fax 02 4812445.
• via Pescetto Girardelli 16 16167 Genova-Nervi tel. 010 3726304.
· Ambasciata
d'Italia In Russia Denežnyj pereulok, 5 tel. 095 2451533 fax 095
2415814 Mosca/Moskva.
QUANDO
ANDARE
Due sono
le stagioni migliori per visitare l'Anello d'Oro: l’estate e l'inverno. L'estate si restringe soprattutto
ai mesi di giugno e luglio, quando le temperature variano da una minima di
11-12 °c a una massima di 22-24 °C; possono capitare estati piovose e piuttosto
fresche, per cui è sempre consigliabile portare con sé qualche indumento più
pesante. Fra dicembre e febbraio le temperature oscillano mediamente fra -5 °C
e -15 °C, tuttavia, se ci si veste in maniera adeguata, è un freddo
sopportabilissimo, dato che è di tipo secco. A chi non si lascia spaventare
dallo Zar Inverno, questa stagione può regalare grandi emozioni: l'immagine
dell'antica Russia con le cupole dorate delle chiese contro il bianco delle
distese innevate è probabilmente quella che più colpisce la nostra fantasia. Da
evitare i mesi primaverili, quando il disgelo riduce le strade, anche quelle di
città, a una fangosa poltiglia.
FORMALITÀ
Per
entrare in Russia bisogna munirsi di un passaporto valido e di un visto, di cui
si occupa l'agenzia turistica se si tratta di viaggi organizzati. Il visto
individuale è ottenibile nelle sedi consolari russe in Italia dietro
presentazione di un invito ufficiale di un cittadino russo o di una
prenotazione alberghiera.
VALUTA
L'unità
monetaria della Federazione Russa è il Rublo, diviso in 100 Copechi. Per
adeguarsi all'alto processo inflattivo degli anni più recenti, è in atto una
riforma del Rublo. Accanto alle nuove banconote da 5, 10, 50, 100 e 500 Rubli,
e alle monete da 1, 2, 5 Rubli e 1, 5, 10, 50 Copechi, continuano a circolare i
vecchi tagli. 1 nuovo Rublo corrisponde a 1000 vecchi Rubli. Il Rublo non è
convertibile, quindi non può essere acquistato o venduto fuori del Paese. Anche
se molti prezzi sono espressi in Dollari, tuttavia i pagamenti in Russia sono
consentiti solo in moneta locale. Un Dollaro vale al momento circa 23.000
vecchi Rubli (pari a 23 nuovi Rubli).
TELEFONARE
• Per
chiamare dall'Italia in Russia bisogna comporre il prefisso internazionale 007,
quindi il prefisso locale compreso lo O iniziale (quando è presente) e infine
il numero telefonico desiderato.
• Per
chiamare dalla Russia in Italia comporre il numero 8, attendere il segnale
continuo e quindi comporre il prefisso internazionale 1039, seguito dal
prefisso locale italiano compreso lo zero iniziale, e infine il numero
desiderato.
COSA
ACQUISTARE
Fra i
souvenir più richiesti in Russia continuano a esservi le matriosche, le tipiche
bamboline russe in legno dipinto smontabili e inserite una nell'altra a guisa
di scatole cinesi. Accanto a quelle solite, in costume tradizionale, sono
comparse negli ultimi anni molte variazioni sul tema, come per esempio quelle
satiriche raffiguranti noti uomini politici. Quasi altrettanto conosciute sono
le uova di legno dipinte, che secondo la tradizione ortodossa si regalano alle
persone care il giorno di Pasqua. Assai diffusi sono poi gli oggetti in
cartapesta, soprattutto scatole e spille, anche questi dipinti con soggetti e
tecniche che vantano ormai una tradizione plurisecolare. Della ricchissima
tradizione artigianale russa fanno inoltre parte i vari oggetti d'uso
quotidiano in legno dipinto a fitti motivi vegetali rossi e oro su fondo nero,
come vassoi, tazze, posate, taglieri, e ancora gioielli in argento smaltato con
la tecnica detta finift', o infine i vetri soffiati di Gus'-Hrustal'nyj
e i ricami di Mstëra, località della provincia di Vladimir.
TIPOLOGIE
ALBERGHIERE
In Russia in genere mancano alberghi di prezzo medio. Vi sono alberghi molto lussuosi, modernissimi o ubicati in antichi palazzi con arredi d'epoca e servizio impeccabile, ma sono decisamente cari. Oppure ci sono alberghi di tipo sovietico, con servizio lacunoso e bagni che lasciano a desiderare. Prima di accettare la camera è sempre meglio accertarsi che sia fornita di acqua calda e di riscaldamento. Per gli alberghi di categoria superiore è in vigore la classificazione internazionale a stelle.
INFORMAZIONI:
· JAROSLAVL’ Ufficio
del Turismo nel monastero Spaso-Preobraženskij tel. 0853 303869
· KOSTROMA Ufficio del Turismo ulica
Sovetskaja, 56 tel. 0942 578732
· PERESLAVL’-ZALESSKIJ
Ufficio
del Turismo presso l’albergo Pereslavl’ stanza 174 tel. 08535 21353.
· ROSTOV Ufficio del Turismo
all’interno del cremlino tel. 08536 31761.
· SERGIEV POSAD
Ufficio
del Turismo all’interno del monastero tel. 254 45356.
· SUZDAL’ Ufficio del Turismo ulica
Lenina, 1 tel. 09231 20937.
· VLADIMIR Ufficio del Turismo ulica Tret’ego Internacionala,
43 tel. 0922 224263.