santopadrereginacoeli.jpg (33156 byte)Mercoledì 10 ottobre 1492 la Vergine affidò alle due ragazze del luogo il Suo messaggio di avvertimento, di speranza e di richiamo ad una vita cristiana rinnovata ed autentica, invitando alla preghiera, al rispetto del riposo festivo  e alla penitenza per ottenere da Dio la misericordia.

La ricchezza delle offerte e la frequenza del Santuario nei secoli sono testimoniate dalle decorazioni dell’interno e dalla ricca oreficeria.

Mons. Giovanni Tam scrisse: .."Qui ogni pietra e ogni ornamento parlano di devoti vicini e lontani e di illustri visitatori che vengono anche con le loro offerte e con i loro doni, come i pastori e i Re Magi alla grotta di Betlemme.....Onde di popoli che riempivano la statale mentre i più lesti prendevano le scorciatoie e il sacro tempio sempre risuonante di cantici e di preghiere e la gente che sfollando dalla chiesa si sparpagliava fra i macigni o all’ombra dei castagni per un po’ di colazione al sacco, l’incessante scampanìo che salutava gli arrivati e congedava i partenti"...

Papa Giovanni Paolo II, nella Sua visita a Como, domenica 5 maggio 1996, allo stadio, durante la recita del "Regina coeli", rivolto ad una folla immensa, definendo i Santuari mariani della nostra diocesi "sentinelle della fede", ha ricordato che "il Santuario di Gallivaggio protegge la Valchiavenna, fino al passo dello Spluga, antico transito verso Roma e l’Italia" ed ha esortato ad invocare Maria senza mai stancarci: "... Maria Santissima, Madre di Dio e nostra Madre è sempre un modello attuale a cui fare riferimento nel corso della giornata per trovare nei Suoi esempi ispirazione, guida sicura, motivo di conforto e di speranza....".

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PREGHIERA

Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è inteso mai al mondo   che alcuno, ricorrendo alla tua protezione, implorando il tuo aiuto   e chiedendo il tuo patrocinio, sia stato da te abbandonato.

Animato anch'io da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, a te vengo e, gemendo, perché peccatore, invoco il tuo soccorso.

Non volere, o Madre del divin Verbo, disprezzare la mia preghiera;   ma benigna ascoltami ed esaudiscimi.

(SAN BERNARDO)