18M- Santuario dell'Assunta.jpg (38236 byte)La Chiesa, orientata a sud, è a una navata, al cui centro si innalza la cupola e si aprono due cappelle semicircolari. La navata continua col presbiterio terminato da un’abside semicircolare.

All’esterno il portale, le finestre e il rosone, in pietra di Saltrio e in stile classico, opere del noto scultore Tommaso Rodari, creano il fascino di una prospettiva bramantesca.

L’interno è armonioso e proporzionato, anche se presenta elementi architettonici, pittorici e decorativi di periodi diversi che vanno dal ‘400 al ‘700. Tutta la decorazione a fresco della chiesa del 700 è opera di Pietro Bianchi,   Giuseppe Brina  e Giampiero Romegialli . Gli affreschi della cupola raffigurano l’Incoronazione della Madonna.

Sulla parete di sinistra si trovano quattro tele raffiguranti la Nascita di Maria (G. Ferrari), l’incontro tra la Vergine e S. Elisabetta, l’Annunciazione e la Visitazione (A. Canclini) e la morte di Maria (G. Ferrari). Dello stesso artista sono esposte sulla parete di destra tre tele ad olio rappresentanti scene di vita della Madonna.

Le vetrate delle due finestre (sec.XV) raffigurano S.   Pietro e S. Martino. Dal punto di vista storico è interessante la vetrata della sagrestia che raffigura un Crocifisso adorato da due Battuti nel loro tradizionale abito penitenziale.

L'organo attuale, fabbricato da Aletti di Monza nel 1900, è stato ricostruito nel 1980 dalla ditta Piccinelli di Ponteranica (BG). morbegno7.jpg (57938 byte)Nella cappella sinistra, oltre l’artistica cancellata (1617), vi sono numerosi affreschi; nella nicchia dell’altare in marmo e stucco si venera la statua lignea dorata e policroma risalente al sec. XVII della Madonna Assunta.

La Cappella di destra è dedicata a S.Anna e la pala dell’altare rappresenta la Nascita della Vergine, opera di Giovanni Ferrari.

Il valore artistico più elevato è però nella grande Ancona lignea scolpita da Giovanni del Maino tra il 1516 e il 1519 che occupa l’intera parete absidale. A fianco del polittico, in una duplice nicchia, sono esposte le statue di S. Lucia e di S. Anna.

Si conservano ancora preziosi arredi, come una pianeta di velluto granata del ‘500, due calici del ‘600, due grandi stendardi del ‘700 di seta ricamata e dipinta.