Il Santuario, sorto nel bosco sopra la Cappella dell'Apparizione ad opera di Carlo Buzzi, fu iniziato nel 1641 e terminato nel 1646.

imbersago12.jpg (52864 byte)A causa dell'altezza e della ripidità del luogo tale lavoro non fu facile.

La Chiesa originaria è di forma ottagonale; un secondo ottagono fu poi aggiunto durante un ampliamento nel 1677, ad opera dell’ing. Francesco Castelli di Perego.

Alla fine dell'800 fu aggiunto un terzo ottagono interessante l'area dell'altare maggiore e l'abside fu arricchita con nuovi e ricchi marmi.

All'interno, nella prima Cappella a sinistra, oltre ad un altare settecentesco e una Pietà lignea, si trova una pregevole pala d'altare con la "Deposizione" di Giulio Campi. Vi sono inoltre nella parte di sinistra quattro tele settecentesche con scene della Beata Vergine.A destra vi è un altare settecentesco e tre tele dell'Annunciazione e in sacrestia sono conservati dei dipinti del XVIII secolo.

Nella cripta sottostante costruita nel 1632 vi è la piccola Cappella sulle cui pareti è rappresentato il "miracolo della liberazione di un bambino dalle fauci di un lupo", mentre sopra l'altare si trova un pregiato e ben conservato affresco del Barabino raffigurante la Madonna col Bambino.

Lungo la Scala Santa che sale al Santuario si trova un grandioso monumento in bronzo, alto 4 metri e pesante 3 tonnellate, con un basamento di marmo di Candoglia, dedicato al Papa Giovanni XXIII. Sono interessanti i bassorilievi in bronzo, applicati su due fianchi del basamento di marmo, che raffigurano sei episodi della vita del Papa.

 

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