Santuario della Madonna degli Alpini a Chiesa in Valmalenco

Francesca Bormetti 

 

Poco lontano dal centro storico di Chiesa in Valmalenco, fra prati e case di villeggiatura, è situato il santuario della Madonna degli Alpini. La sua costruzione fu avviata nel 1944 per rispondere alle crescenti necessità della gente del posto, per la quale la vecchia parrocchiale era ormai troppo piccola, ma anche alle esigenze dei sempre più numerosi turisti presenti in zona. I sacerdoti Filippo Angel e Arturo Bonazzi, promotori dell’iniziativa, si rivolsero per la progettazione agli architetti Mario Ruggeri e Mino Fiocchi, i quali concepirono un’imponente e luminosa struttura orientata, come la valle, da nord-est a sud-ovest.

La nuova chiesa fu intitolata alla Madonna e, con il benestare del vescovo Alessandro Macchi, essa divenne il santuario degli Alpini d’Italia, in onore di quelli impegnati al fronte e in memoria dei caduti nel gennaio del 1943 durante la tristemente famosa ritirata dalla Russia del Quinto Corpo, che comprendeva anche numerosi giovani della Valmalenco. Per questo gli Alpini compaiono ai lati della Vergine benedicente nel bassorilievo sopra la porta maggiore (1970) e il simbolo del corpo è inserito nel mosaico absidale. Nel piazzale antistante il santuario, poi, trova posto il monumento all’Alpino d’Italia, progettato nel 1984 da Silvio Gaggi e realizzato dal locale gruppo degli Alpini.

L’edificio mostra linee grandiose e severe e la facciata, con occhio centrale e pronao, si staglia con effetto scenografico sul fondale delle montagne della Valmalenco. La struttura presenta spigoli smussati risolti con bianche pareti lisce, mentre i fianchi sono segnati da grandi aperture circolari e da strette lesene che alla base si fondono in un’unica parete inclinata simile a un enorme contrafforte. Il presbiterio ha uno sviluppo allungato, è più basso rispetto all’unica navata ed è fiancheggiato dal campanile sulla sinistra e dalla sagrestia sulla destra.

L’interno è volutamente molto semplice. Nel presbiterio, coperto da una grande e luminosa volta, risalta un vivace mosaico raffigurante la Madonna col bambino, sotto il quale si trova un organo eseguito nel 1969 dalla ditta Piccinelli di Ponteranica. Davanti, spicca la sagoma chiara di un grande crocifisso in marmo di Carrara eseguito nel 1958. Ai lati dell’arco trionfale, in corrispondenza degli smussi, si aprono due cappelle: in quella di sinistra trova posto il fonte battesimale, quella di destra ospita invece un tabernacolo a forma di diamante. Sul fondo delle due cappelle campeggiano grandi mosaici realizzati nel 1979-1980 dall’Istituto d’arte "Beato Angelico" di Milano con il Battesimo di Cristo e i Discepoli di Emmaus. Questi sono, insieme al mosaico dietro l’altar maggiore, le sole decorazioni che ingentiliscono la struttura. Grande rigore esprimono anche il soffitto ligneo a cassettoni, realizzato nel 1955 dagli artigiani locali Clemente e Francesco Schenatti, e il pavimento in serpentino posato nel 1963 dalla ditta Serpentino d’Italia su disegno del Fiocchi.

La dedicazione mariana della chiesa spiega la presenza, sui bassorilievi lignei inseriti nella balaustra, di scene di vita della Madonna: la Natività, la Presentazione al tempio, il Ritrovamento di Gesù nel tempio, le Nozze di Cana, la Pentecoste, l’Assunzione. Lungo la navata, ben due Viae Crucis ricordano invece la Passione di Cristo: quella in legno proveniente dalla val Gardena è stata realizzata per il santuario negli anni ’70, mentre provengono dalla ex parrocchiale dei Santi Giacomo e Filippo le dodici pregevoli tele eseguite dai Ligari di Sondrio tra il 1751 e il 1759: la prima e l’ultima sono opera del più celebre Pietro, le altre si devono al figlio Cesare con apporti della sorella Vittoria.

Sono invece opere contemporanee di Silvio Gaggi il dipinto su tela in controfacciata, eseguito nel 2000 in occasione del Giubileo, e l’artistica composizione con piccole statue in pietra ollare che, entro la cornice del gruppo del Bernina, rappresentano gli Alpini davanti alla Madonna col bambino. Recentissime sono infine le vetrate, realizzate dall’istituto "Beato Angelico" sviluppando l’idea della luce in riferimento ai giorni della creazione, mentre nel sotterraneo del presbiterio da qualche anno Nicola Soccol e lo stesso Gaggi sono impegnati nella realizzazione di un presepio permanente che ricostruisce l’aspetto del borgo di Chiesa ai primi del Novecento.

Il santuario della Madonna degli Alpini celebra la sua festa il 15 agosto, nella solennità dell’Assunta, ma è anche punto di riferimento per gli Alpini e per altri corpi militari in occasione di particolari competizioni sportive. La chiesa, che è anche la parrocchiale del paese, è sempre aperta.

  

Per informazioni: tel. 0342 451124

Bibliografia

A . ZELIOLI, Il Santuario degli Alpini d’Italia a Chiesa in Valmalenco. "Esperia, Rivista di cultura e turismo delle regioni italiane" , n. 8/9, 1951.

G. ADAMI, Gli Alpini del Quinto in Russia, Milano 1963.

E . PAVESI, Valmalenco, s. l. 1969.

I . MELI BASSI, I Ligari, Sondrio 1974.

B . LEONI, Il Santuario degli Alpini, in Guida turistica della provincia di Sondrio, a cura di M . Gianasso, Sondrio 1979.

G . RONCAN, Santuario Madonna degli Alpini, Chiesa in Valmalenco 1994.