ORARIO DI APERTURA:

Alla zona archeologica paleocristiana

Si scende dalla scala interna alla facciata, sul fianco destro del portale principale; vi si può accedere tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, escluso il lunedì. Ingresso gratuito.

Al Battistero paleocristiano di S. Stefano alle fonti

Si accede dall’ingresso per la salita con l’ascensore (lato nord). Orario: vedi salita ai terrazzi. Ingresso L. 2.000.

Al Tesoro del Duomo

Si accede attraverso una breve scala a destra dell’altare maggiore. E’ aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Biglietto d’ingresso L. 2.000.

Ai terrazzi

salita a piedi dall’esterno sul fianco settentrionale; ascensori sui fianchi dell’abside, dall’esterno;

– da marzo a ottobre dalle 9 alle 17;

– da novembre a febbraio dalle 9 alle 16.

Salita in ascensore L 7.000 (cumulativo con la visita al Museo L. 10.000), a piedi L. 5.000.

Al Museo del Duomo

Si accede dal portale sul fianco del Palazzo Reale, di fronte all’ingresso laterale del Duomo; è aperto tutti i giorni – salvo il lunedì – dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18.

Biglietto d’ingresso L. 8.000; studenti, pensionati e comitive di almeno 10 persone L. 4.000. Ingresso per scolaresche guidate dai loro insegnanti L. 2.000.

Biblioteca Capitolare (piazza Duomo, 16)

E' aperta agli studiosi ogni martedì e venerdì non festivi dalle 14 alle 17.

Archivio della Fabbrica del Duomo (via Arcivescovado, 1)

E' aperto tutti i giorni feriali, escluso il sabato, dalle 14,30 alle 17.

ORARIO DELLE SACRE FUNZIONI IN DUOMO:

SS. MESSE FERIALI ore (7-7,30-8-8,30 capitolare, in cripta-9-10-11-12,45 sospesa in agosto-17,30-18,15)

SS. MESSE PREFESTIVE ore (17-18)

SS. MESSE FESTIVE ore (7-8-9-10-11 in canto-12,15-17-18) ;  VESPRI SOLENNI E BENEDIZIONE EUCARISTICA ore 16

-La S. Messa domenicale delle ore 11 è accompagnata dalla Cappella musicale.

-Ai Vespri solenni della I domenica del mese segue la processione con lo stendardo della Madonna; la S. Messa in canto della III domenica del mese è preceduta dalla processione eucaristica. (Le processioni sono sospese nei mesi di luglio e agosto).

-La S. Messa feriale delle 17,30 è sempre preceduta dalla recita del S. Rosario.

-Ogni primo venerdì del mese (non festivo): alle ore 16,30 esposizione del SS. Sacramento nella cappella feriale, con adorazione comunitaria e benedizione eucaristica.

-Ad ogni ora della giornata sono presenti in Duomo sacerdoti e religiosi per il ministero delle Confessioni.

ENTI ECCLESIASTICI E STRUTTURE DI ANIMAZIONE RELIGIOSA

La Venerata Fabbrica del Duomo di Milano (Via Arcivescovado, 1  Milano - Tel. 02-72022656)papacolombo.jpg (36262 byte)

La Venerata Fabbrica del Duomo, regolamentata già dal 16 ottobre 1387 per volontà del Duca Gian Galeazzo Visconti, è un" Ente ecclesiastico dotato di personalità giuridica avente scopo di cultura e religione senza finalità di lucro".   Praticamente si occupa della manutenzione e del restauro del Duomo di Milano e il Consiglio di Amministrazione viene nominato, ogni tre anni, direttamente dal Ministero dell'Interno. Il compianto  senatore Vittorino Colombo, protagonista della politica italiana per 40 anni e definito da Sua Eminenza Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano, come "modello di vita per la Sua grande coerenza nel cattolicesimo sociale", è stato membro del Consiglio della Fabbrica del Duomo per 26 anni, esattamente dal 1969 al 1994.

Oltre che dai Canonici, da sacerdoti e religiosi, dagli accoliti e dalla Cappella musicale, la vita religiosa in Duomo è animata da sodalizi laicali che illustriamo brevemente.

La Comunità di S. Galdino

Fondata dall’Arciprete nel 1988, dopo la chiusura del Seminario del Duomo, raccoglie i giovani che intendono prestare servizio liturgico all’altare nelle giornate festive. Il maestro delle cerimonie, coadiuvato da un canonico che presiede la comunità sotto il profilo logistico, ne cura la preparazione. (Informazioni presso la Sagrestia delle Messe).

L’Arciconfraternita del SS. Sacramento

L’Arciconfraternita del SS. Sacramento è un sodalizio i cui membri si impegnano a promuovere il culto eucaristico nel Duomo: fedeli a una tradizione ormai plurisecolare, i confratelli partecipano alla solenne processione eucaristica che si svolge all’interno della cattedrale la terza domenica di ogni mese, prima della messa capitolare. Questa tradizionale processione mensile è nata insieme all’Arciconfraternita, e, dopo quattro secoli, è tuttora viva e sentita dai fedeli che vi partecipano sempre numerosi. intervengono poi a tutte le altre solenni processioni che si tengono durante l’anno: Candelora, Giovedì santo, Corpus Domini.. L’Arciconfraternita del SS. Sacramento venne fondata in Duomo da S. Carlo nel 1583, come rappresentativa di tutta la città; ne facevano parte 60 membri, provenienti dalle parrocchie urbane. Fu posta sotto la protezione di S. Caterina da Siena, effigiata sullo stendardo della Compagnia e sul distintivo di cui si fregiano tuttora gli iscritti. L’istituzione di queste confraternite o scuole aveva lo scopo di rinvigorire la fede e la pietà del popolo verso l’Eucaristia, e non fu circoscritta alla diocesi ambrosiana, bensì interessò varie parti d’Italia: il prototipo è indicato in quella sorta a Roma, in S. Maria sopra Minerva nel 1530. Capo del Sodalizio è l’Arciprete del Duomo, coadiuvato nella direzione da un Priore o Cancelliere, scelto dall’Arcivescovo tra i Confratelli. Questi sostengono con quote personali l’onere finanziario di tutto ciò che serve al dignitoso svolgimento delle funzioni eucaristiche: un tempo la Confraternita aveva un consistente patrimonio i cui frutti servivano allo stesso scopo. Periodicamente si tengono riunioni per stabilire turni di servizio, per commemorare i soci defunti con una solenne ufficiatura di suffragio, per accettare nuovi iscritti e garantire così un puntuale e dignitoso svolgimento delle funzioni che richiedono la presenza dei Confratelli.

La Confraternita del Rosario

Delle Confraternite fondate dallo zelo pastorale di S. Carlo, solo quella del SS. Sacramento è giunta a noi sostanzialmente intatta e vitale; alle altre, tra cui la Confraternita del S. Rosario, annessa al Duomo, non toccò uguale fortuna. Non ci è nota la ragione per cui il Sodalizio mariano che stava tanto a cuore a S. Carlo, conobbe l’estinzione, pur lasciando nella Cattedrale notevoli ricordi del suo fiorente passato. Apparteneva alla Confraternita, che se ne serviva per le più solenni processioni mariane, lo stupendo arazzo ora esposto in Duomo nel tornacoro absidale, che suscita l’ammirazione stupita dei turisti; rappresenta la Madonna del Rosario circondata dalla illustrazione dei quindici misteri gloriosi, dolorosi, gaudiosi: una magnifica, sontuosa «bandiera» che testimonia quanto fiorente fosse la Compagnia alla fine del ’500. Nel 1977 l’Arciprete ha ripristinato la Confraternita e ne ha tracciato le linee programmatiche: essa tiene un raduno mensile al secondo giovedì del mese in Duomo, con la santa messa appositamente celebrata e una esortazione mariana; anima ancora la processione della prima domenica e interviene a tutte le celebrazioni di carattere mariano che si tengono in Cattedrale; ciascun membro si impegna alla recita quotidiana del Rosario, ad alimentare in sé e a promuovere nel proprio ambiente l’amore alla Madonna. Programma semplice, senza indulgenze al sentimentalismo, sodo e schietto come la gente della terra ambrosiana.

Gli «Amici del Duomo»

L’Associazione, fondata dall’arciprete mons. A. Majo nel 1977, ha un preciso scopo: collaborare a creare una struttura permanente capace:

– di promuovere una conoscenza della Cattedrale nel suo significato, nel suo valore, nella sua funzione di punto di riferimento della vita religiosa dell’intera comunità diocesana;

– di alimentare nell’opinione pubblica una corrente di interesse e di simpatia attorno al Duomo;

– di valorizzare attraverso iniziative e manifestazioni il patrimonio religioso, artistico e culturale del Duomo e della Chiesa ambrosiana.

L’Associazione «Amici del Duomo» – che ha un suo mensile dal titolo «Il Duomo-notizie» – ha promosso la costituzione di una Casa Editrice: la NED Nuove Edizioni Duomo (piazza Duomo, 16 - 20122 Milano - tel. 86.00.84); pubblica opere relative al Duomo e alla storia della diocesi ambrosiana; edita la rivista bimestrale «Civiltà ambrosiana». Le pubblicazioni della NED si possono acquistare presso le librerie cattoliche della diocesi di Milano o direttamente nella sede dell’Associazione «Amici del Duomo».

LE FESTE E I SANTI VENERATI IN DUOMO:

Le celebrazioni liturgiche costituiscono i momenti fondamentali della vita della Cattedrale. Essa infatti è la monumentale espressione della volontà di un popolo di innalzare pubblicamente e comunitariamente a Dio «il suo inno di gloria e la sua gemente preghiera», la testimonianza del suo impegno di rendergli un culto solenne: per questo l’ha costruita grande, imponente, maestosa. Tutte le feste del Signore e quelle della Vergine, a cui il Duomo è dedicato, vengono quindi celebrate con devoto fervore e grande decoro. Inoltre nella Cattedrale, quale sede del Vescovo, si compiono particolari riti dei quali alcuni significativi per l’antichità della tradizione che li ha trasmessi, altri per l’importanza che hanno per la vita religiosa di tutta la diocesi.

1 gennaio: è la giornata mondiale di preghiere per la pace di cui ogni anno il Papa sottolinea un particolare aspetto. Alle 18 l’Arcivescovo, presenti ecclesiastici di alcune Confessioni cristiane esistenti in città – la Greco-Ortodossa, l’Armena e l’Anglicana –, celebra la santa Messa per impetrare dal Signore il grande dono della pace.

6 gennaio - Epifania: Una particolare solennità rivestono i Vespri di questo giorno così ricco di significato religioso. L’Arcivescovo indossa i paramenti come per la Messa Pontificale; all’inizio della celebrazione compie il rito dell’offerta della luce e dell’incenso: si accendano le candele e le luci in chiesa e viene incensato l’altare mentre si canta il «Lucernario» in cui si inneggia al Signore, vera luce della nostra vita. Poi, per quattro volte viene cantata una stupenda antifona: «Omnes Patriarchae praeclamaverunt Te, et omnes Prophetae annunciaverunt Te: pastoribus Angeli ostenderunt Te: coeli per stellam declaraverunt Te: et omnes Justi cum gaudio susceperunt Te». E’ un momento di prolungata meditazione: la liturgia contempla e costata che l’attesa del Redentore, nutrita durante tutto il periodo del Vecchio Testamento, trova la sua piena realizzazione nel mistero che la Chiesa in quel giorno celebra. La prima volta l’antifona viene cantata dai Canonici, la seconda dai piccoli cantori; mons. Primicerio, una dignità capitolare, la canta da solo per la terza volta; infine, intonata dall’Arcivescovo, che si porta davanti all’altare, circondato da tutti i Canonici e dai chierici, viene cantata da tutti. Terminata l’antifona, il Primicerio che, un tempo, era il primo dei parroci della città, offre nel ricordo dei regali dei Magi a Gesù Bambino, un dono all’Arcivescovo quale segno di comunione di tutto il riero cittadino.

2 febbraio: è la festa della Presentazione del Signore al tempio e della Purificazione della Madonna; è detta anche festa della «candelora» perché in questa occasione si benedicono le candele e si svolge una processione. E’ questa una delle tre benedizioni che hanno luogo nel corso dell’anno: le altre due sano quella delle ceneri e delle palme. Per permettere a un maggior numero di fedeli di partecipare al rito e alla processione, la celebrazione della «candelora» è stata portata alla I domenica di febbraio. Prima della Messa solenne delle ore 11, all’altare della Madonna si benedicono le candele, poi si snoda per le navate del Duomo la solenne processione: due Diaconi portano un quadro, detto della «Madonna dell’Idea» che rappresenta da un lato la Madonna con il Bambino, dall’altro la scena della Presentazione di Gesù al tempio; sopra il quadro arde una candela: Gesù, che la Madonna ci ha donato, è la vera luce da cui è illuminato il cammino della nostra esistenza.

Giovedì Santo: In questo giorno al mattino non si celebra alcuna Messa nelle chiese della diocesi; solo in Duomo l’Arcivescovo con i Vescovi ausiliari, i Vicari episcopali e i rappresentanti del Clero e dei Religiosi concelebra la Messa crismale nella quale vengono consacrati e benedetti gli olii santi (sacro crisma, olio dei catecumeni, olio degli infermi) che serviranno poi ai Vescovi e a tutti i sacerdoti della diocesi per amministrare i Sacramenti. Questa celebrazione vuole essere un segno della comunione dei presbiteri con il proprio Vescovo, perciò, dopo l’omelia, i sacerdoti rinnovano pubblicamente le promesse sacerdotali al Vescovo e a tutta la comunità. Alla sera, l’Arcivescovo prima di iniziare la Messa con i Vespri, rivestito della dalmatica (anticamente questo indumento era proprio del Papa, dei Vescovi e dei Diaconi, ora è indossato dai Diaconi come abito loro proprio e dai Vescovi, sotto la casula, nelle funzioni più solenni) lava i piedi a dodici persone anziane e offre loro un dono.

Corpus Domini: La sera della festa del Corpus Domini si svolge la solenne processione cittadina che si muove da una Chiesa del centro al Duomo. Ad essa partecipano i Vescovi ausiliari, i Parroci della città rivestiti della casula rossa, i seminaristi e le rappresentanze delle associazioni cattoliche. Prima di entrare in Duomo, dal sagrato alto della Cattedrale, l’Arcivescovo benedice i fedeli radunati nella piazza e l’intera città.

Ordinazioni sacerdotali: E’ una suggestiva cerimonia che ogni anno ha luogo in Duomo nel mese di giugno e che vede una partecipazione numerosissima di fedeli provenienti da ogni parte della diocesi. In essa i giovani candidati al sacerdozio, per l’imposizione delle mani da parte del Vescovo e l’effusione dello Spirito, sono resi idonei a perpetuare la presenza di Cristo sotto le specie eucaristiche e a proclamarne le parole di salvezza. «Dall’altare della Cattedrale che ha un emergente significato per l’intera diocesi perché qui il Vescovo, circondato dai suoi sacerdoti e ministri, celebra per tutto il popolo e con tutto il suo popolo, rendendo manifesta e operante l’unità della Chiesa particolare, partono i sacerdoti, che, consacrati dal Vescovo, lo rendano, per così dire, presente nelle singole comunità locali».

8 settembre - Festa di Maria Nascente: Il Duomo di Milano è dedicato a Maria Nascente o, come si dice popolarmente, a Maria Bambina. La festa patronale vede riuniti con l’Arcivescovo, i Vescovi ausiliari, i Vicari episcopali e una numerosa rappresentanza del clero per una solenne concelebrazione durante la quale l’Arcivescovo, da qualche anno, nell’omelia espone le linee fondamentali del piano pastorale da attuare nell’anno sociale successivo. Durante questa Messa si è inserito pure in questi ultimi anni il rito dell’ammissione dei candidati al Diaconato e al Presbiterato della nostra diocesi: dopo l’omelia l’Arcivescovo interroga i candidati sul proposito di portare a termine la loro formazione per assumere la responsabilità derivante dall’ordine del diaconato e del presbiterato.

II domenica di settembre - Festa della santa Croce: La festa della S. Croce, motivo centrale della pietà cristiana, è sempre stata celebrata in Duomo con una particolare solennità perché in Cattedrale si conserva una reliquia insigne: il Santo Chiodo. L’Arcivescovo, su apposita navicella sale in alto nell’abside del Duomo a prendere la reliquia del santo Chiodo e la depone sull’altare maggiore dove rimane per tre giorni: il sabato, la domenica e il lunedì. A questo rito tradizionale, ripreso dopo i lavori di restauro, partecipa sempre una imponente folla di fedeli.

III (o IV) domenica di settembre – Santa Tecla: E’ la patrona dell’antica cattedrale e ora della Parrocchia del Duomo; se ne celebra quindi la memoria con solennità. Al mattino la Messa capitolare delle ore 11 viene cantata dall’arciprete che, all’inizio del rito, brucia il globo.

III domenica di ottobre - Festa della Dedicazione: Fu S. Carlo a fissare la festa della dedicazione del Duomo alla III domenica di ottobre; egli infatti lo volle consacrare il 20 ottobre 1577, III domenica del mese, perché in quella data ricorreva l’anniversario della consacrazione dell’antica cattedrale milanese. «Segno visibile della chiesa locale è la Cattedrale. E’ il volto di pietra della comunità diocesana; Chiesa di Cristo, pellegrina nel mondo, pronta sempre ad accogliere, come nel seno materno, tutta la famiglia dei Agli di Dio, sparsa per la diocesi, in modo da comporla in un’unica organica assemblea, convocata dalla Parola del Signore e adunata nello Spirito Santo». Per questi motivi ogni anno si ricorda la data della sua consacrazione. In tale giorno l’Arcivescovo scende in Duomo per celebrarvi una Messa pontificale.

4 novembre - San Carlo: Con Sant’Ambrogio è patrono della chiesa ambrosiana. Alla solenne Messa pontificale dell’Arcivescovo, partecipano i superiori e gli alunni dei seminari diocesani. In questa occasione vengono esposti in Duomo i «quadroni» di S. Carlo, opera di pregevoli artisti che vi hanno raffigurato gli episodi più significativi della vita del Santo.

I Domenica di novembre: Nel pomeriggio, con i vespri, inizia il solenne «Triduo eucaristico» (SS. Quarantore); nei pomeriggi di lunedì, martedì e mercoledì seguenti si tiene l’adorazione del S.S. Sacramento.


Duomo è stato chiamato "il reliquiario della Diocesi". Quale è il significato di questa espressione? La risposta è semplice: in Duomo sono venerate le reliquie insigni di Santi Vescovi milanesi che, nei diversi secoli, furono "pastori esemplari" del gregge a loro affidato dal Signore. Di alcuni abbiamo soltanto scarse notizie, di altri invece l'agiografia ci offre pagine suggestive, di una bellezza incomparabile. Passiamoli brevemente in rassegna.

San Mona - La tradizione ci assicura che fu il quinto vescovo di Milano verso la fine del sec. III e l’inizio del IV. La sua memoria si celebra il 12 ottobre. Le sue spoglie, come quelle degli altri santi, racchiuse in un’urna, sono custodite sotto l’altare di S. Giuseppe.

San Dionigi - Vescovo di Milano. Nel 355 venne esiliato in Armenia, regione dell’Asia Minore, per la sua ferma opposizione all’eresia ariana e là morì. La tradizione dice che al tempo di S. Ambrogio le sue spoglie vennero portate a Milano e collocate nella basilica costruita dal grande Patrono di Milano fuori Porta Orientale (l’attuale Porta Venezia). In seguito, nel 1528, venne portato in Duomo dove è attualmente venerato sotto l’altare di S. Ambrogio. La sua memoria si celebra il 25 maggio.

San MartinianoVescovo di Milano nel sec. V, prese parte attiva alle lotte contro gli eretici seguaci di Nestorio, meritandosi, per la sua scienza e la sua autorità, il rispetto degli avversari. Già sepolto nella basilica di S. Stefano, da lui fondata, riposa ora in Duomo, sotto l’altare di S. Agata.

San Giovanni Bono - Arcivescovo di Milano nella seconda metà del VII secolo; venne chiamato «bono» per la sua mitezza. Da Genova, dove i suoi predecessori si erano rifugiati durante l’invasione longobarda, egli riportò la sede arcivescovile a Milano. Le sue spoglie riposano sotto l’altare a lui dedicato. La sua memoria si celebra il 15 gennaio. Ogni anno, una decina di giorni prima della Pasqua, gli abitanti di Recco, paese nativo di Giovanni Bono, vengono in pellegrinaggio in Duomo, assistono alla Messa celebrata all’altare del Santo loro concittadino e recano in omaggio all’Arcivescovo e al Sindaco della città gli ulivi che vengono benedetti nella domenica delle Palme.

San Galdino - Arcivescovo di Milano dal 1166 al 1176. Fu il primo arcivescovo di Milano creato cardinale. E’ giustamente ricordato come il «ricostruttore» della città dopo la distruzione avvenuta ad opera del Barbarossa nel 1162. A lui, e ad illustrare le sue molteplici iniziative caritative, è dedicata la porta del Duomo, opera di Franco Lombardi. Le sue spoglie sono deposte sotto l’altare della Madonna dell’Albero. La sua memoria si celebra il 18 aprile.

Sant’ArialdoDiacono della Chiesa milanese si distinse nell’opera di riforma del clero, spesso vittima di corruzione, in collaborazione con papa Gregorio VII e il suo legato S. Pier Damiani. Nativo di Cucciago, in Brianza, venne martirizzato il 27 giugno del 1066. La Santa Sede ne confermò il culto nel 1904; la sua memoria si celebra nel giorno del suo martirio. Le sue spoglie sono conservate sotto l’altare di S. Caterina.

Sant’ErlembardoLaico, collaboratore e difensore di sant’Arialdo, affrontò il martirio nel 1075. Venerato nell’antica basilica di S. Dionigi a Porta Orientale, fu traslato in Duomo nel 1528. Le sue spoglie riposano accanto a quelle di sant’Arialdo.

San Carlo Borromeo - Cardinale arcivescovo di Milano dal 1565 al 1584. E’ fuori dubbio il più grande degli arcivescovi milanesi, il più santo dopo sant’Ambrogio. «Legislatore e pastore incomparabile, costruttore di chiese e di edifici che ancora decorano la metropoli lombarda, plasmatore di costumi che tuttora sopravvivono, il Santo delle peste, il più famoso dei milanesi, tutto energia e tutto bontà» è venerato nella cripta – o scurolo – a lui dedicata, meta di ininterrotti pellegrinaggi.

Il Beato Andrea C. Ferrari - Arcivescovo di Milano dal 1894 al 1921. Emulo di san Carlo, ha lasciato nella diocesi una luminosa scia di santità nel governo pastorale in tempi assai burrascosi e in un’atmosfera non sempre favorevole. Pastore e padre di tutti fu in particolare attento alle istanze dei giovani, alle esigenze della gente semplice, ai problemi dei suoi sacerdoti, sempre aiutato da un profondo spirito soprannaturale e da un appassionato amore alla Chiesa. E’ sepolto sotto l’altare del Sacro Cuore in una artistica urna preparata in occasione della sua beatificazione (1987).


Insigni reliquie dei Vescovi milanesi S. Mansueto (sec. VI) e S. Ausano (sec. VI) sono costudite presso l'altare di Pio IV.

Davanti all’altare della «Madonna dell’Albero» è sepolto il card. Federico Borromeo; non è stato canonizzato ma le sue esimie virtù sono state immortalate dal Manzoni nei suoi «Promessi Sposi».

Del Card. I. Schuster è in corso il processo per la causa di beatificazione; sulla sua tomba, collocata davanti all’altare della «Virgo Potens», ogni giorno i fedeli sostano in preghiera e depongono fiori.

IL DUOMO IN NUMERI:

Le seguenti cifre possono dare un’idea della grandiosità e dell’imponenza del Duomo di Milano:

– lunghezza esterna m. 158

– lunghezza interna m. 148

– lunghezza esterna della navata trasversale m. 93

– lunghezza interna della navata trasversale m. 89

– altezza della navata maggiore m. 45,55

– altezza massima del Duomo, dal suo pavimento interno alla testa della Madonnina m. 108,50

– fronte della facciata m. 67,90

– altezza massima della facciata dal piano della piazza m. 62,20

– superficie coperta circa mq. 12.000

– volume totale, vuoto per pieno, dal piano del pavimento interno, circa mc. 440.000

– volume netto interno circa mc. 280.000 (questo volume riempirebbe 9.350 grossi carri ferroviari per una lunghezza di circa km. 112)

– la statuaria conta circa 3.600 statue di varia grandezza, sia all’interno del Duomo che all’esterno e sulle guglie; ad essa si devono aggiungere tutte le figure scolpite negli altorilievi

– 164 finestroni di cui 55 con vetri lavorati e istoriati, animati da quasi 3.600 figure

– 135 guglie

– 96 giganti e 150 doccioni o bocche d’acqua.

CHIESE CATTOLICHE PER COMUNITÀ STRANIERE

Lingua inglese: S. Maria del Carmine, p. del Carmine, Milano, Tel. 02-86463365

Lingua francese: Cappella Istituto Suore Marcelline, p. Tommaseo 1, Milano, Tel. 02-48006864

Lingua tedesca: S. Michele, via Rossellini 2, Milano, Tel. 02-6882215/606724

Lingua spagnola e comunità filippina: Maria Immacolata, via Feltre 73, Milano, Tel. 02-2152696

Comunità slava (rito bizantino): Cappella Suore di Maria Bambina, via Amedeo 11, Milano, Tel. 02-747730

Lingua polacca: via S. Achilleo 4, Milano, Tel. 02-79110663

Comunità albanese (rito bizantino): SS. Maurizio e Sigismondo, corso Magenta 15, Milano, Tel. 02-866660

Lingua cinese: SS. Trinità, via Giusti 25, Milano, Tel. 02-3311831